Mostra
antivivisezionista del Coordinamento Nazionale Associazioni Animaliste
COSMESI
Dalla fine degli anni '70 è obbligatorio per legge (direttive europee 76/68 e 92/32)
sperimentare su animali tutti i nuovi ingredienti dei prodotti cosmetici. Non è possibile
quindi commercializzare un cosmetico o un prodotto per l'igiene della casa se i suoi
ingredienti non sono prima testati su animali.
Gli ingredienti invece usati prima degli anni '70 ormai sicuri, sono
stati inseriti in una "positive list" e non occorre più testarli.
I motivi per i quali si continua a sperimentare su animali sono:
1- La direttiva 93/35 EEC. che, in teoria, avrebbe dovuto proibire l'uso di animali a
partire dal 1 gennaio '98 è stata rinviata al 1 gennaio 2000.
2- L'Unione Europea non ha reso ufficialmente validi i metodi sostitutivi (Uno di
questi, che serve per determinare l'irritazione oculare indotta dall'uso di farmaci,
cosmetici ed altre sostanze chimiche di normale impiego, usa del liquido lacrimale umano.)
Vediamo quali sono queste torture tutte ben catalogate e sempre più raffinate.
Si usano essenzialmente due tipi di test: il DRAIZE TEST e la DL50.
I DRAIZE TEST si
dividono in: EYES D.T. e SKIN D.T. EYES D.T. Questo tipo di test consiste in
una prova condotta sull'occhio del coniglio, organo particolarmente sensibile. Vengono
spruzzati negli occhi, ovviamente non anestetizzati, lacche, deodoranti ed altre sostanze
simili. Si osserva poi la graduale ustione dell'occhio stesso.
SKIN D.T. Si utilizzano cavie o conigli. La sostanza viene applicata in punti molto
delicati (vagina, ano, mucose, nasali), oppure sulla pelle precedentemente rasata, ma il
più delle volte si usa la tecnica del cerotto strappato, per lasciare a nudo la parte
più sensibile della pelle. |
DL50 Dose letale per il
50% degli animali utilizzati. Consiste soprattutto nel cibare a forza un
gruppo di animali con una particolare sostanza, per esempio un rossetto, una crema
idratante, ecc., sino alla morte di metà dei soggetti alla quale viene somministrata.
Poichè la maggior parte dei prodotti cosmetici che viene commercializzata è poco o per
nulla velenosa, la stragrande maggioranza dei decessi animali avviene quindi per cause
estranee alla reale tossicità dei prodotti provati, ma per cause che vanno dal
deterioramento di alcuni organi vitali ad arresti cardiaci per la sofferenza troppo
grande. |
Naturalmente questi esperimenti vengono provati senza
anestetizzare l'animale. La maggior parte degli animali che esce illesa da una
serie di esperimenti viene lasciata soffrire. Spesso, dopo
l'esperimento, non hanno più nè cibo nè acqua e muoiono. Molti test
effettuati sugli animali sono inattendibili sull'uomo, e molti esperimenti possono essere
effettuati con la stessa sicurezza in vitro .
Negli anni, poi, sono state perfezionate tecniche alternative alla sperimentazione
sugli animali molto più efficaci e sicure delle assurde prove di laboratorio che si
celano dietro ad avvertenze come "Testato Dermatologicamente" o "Testato
Clinicamente".
Anche la dicitura "non testato su animali" non sempre fornisce garanzie
assolute infatti, può verificarsi che il prodotto finito non sia stato sperimentato sugli
animali, ma che lo siano stati alcuni suoi ingredienti.
La vanità è certo la molla che fa scattare il giro di miliardi che alimenta le
industrie cosmetiche e che le spinge ad adottare metodi di sperimentazione atroci come
quelli descritti. Una campagna contro la vivisezione deve quindi
colpire le Case produttrici, ma anche istruire i consumatori.
LA VANITA' NON VALE UN MASSACRO |