Mostra
antivivisezionista del Coordinamento Nazionale Associazioni Animaliste
NON SOLO VIVISEZIONE
Traffico di animali verso il nord Europa.
Il traffico di animali dall'Italia verso il nord Europa sta assumendo dimensioni tali
da non poter più passare inosservato; questo enorme problema è sotto l'attenzione delle
associazioni protezionistiche che, grazie a numerosissime segnalazioni di animalisti
attivi, sono riusciti a bloccare alla frontiera furgoni che trasportavano cani prelevati
da canili o rifugi privati. Noi animalisti italiani siamo molto criticati da quelli
tedeschi perché sospettiamo che molti cani destinati in Germania
e nel resto del nord Europa vadano incontro alla fine più orrenda: la VIVISEZIONE.
I protezionisti tedeschi invece ribattono dicendo che il randagismo in Italia è un
fenomeno molto sviluppato e da loro no, in Germania ci sarebbero coppie di anziani e
famiglie pronte ad accogliere i nostri animali. Tutto viene fatto legalmente. Il cane
proveniente dall'Italia diventa proprietà del rifugio, e dopo la stipulazione di un
contratto legale, diventa della famiglia che lo ha adottato, il cane non può essere
rimandato in Italia, e non è obbligatorio fornire l'indirizzo del nuovo proprietario; per
questo motivo risulta difficile controllare i cani adottati e molti dei documenti
esistenti non sono molto chiari: si trovano fotocopie di affido di cani e gatti senza
firma e timbro ed esistono anche certificati falsi attributi dalle ASL. Noi animalisti
italiani comunque non siamo molto fiduciosi visto che in Germania nel 1995 per la
sperimentazione animale sono stati utilizzati 6.000 cani. Questo
ci porta a pensare che i nostri cani abbandonati costituiscano un buon rifornimento per la
ricerca.
L'abuso di farmaci.
"Una pillola per ogni malattia" ci promette, sconsideratamente, lo scientismo
medico. Una conseguenza prevedibile è la medicalizzazione della
società, con effetti facilmente quantificabili sul piano economico: il ricorso
a medici e medicinali ha assunto aspetti nevrotici, minacciando di collasso l'intero
sistema economico. Una seconda conseguenza è l'industrializzazione
della medicina. Il desiderio di salute è diventato richiesta di salute, ma
"richiesta" nel significato consumistico, per cui si creano "bisogni"
che vanno oltre le reali necessità collettive e individuali, onde incrementare
indefinitamente i due pilastri economici dell'industria: domanda e produzione. Questo
meccanismo di autopromozione non è accettabile in medicina, dove incrementare la domanda
significa promuovere le malattie o crearne
di nuove per poterle curare, e poi curare le malattie provocate dalle cure usate per
curare le malattie originarie.(1)
Qualche interrogativo...
- Siamo sicuri che tutti i farmaci che si prendono ci facciano solo del bene? Perché tanti effetti collaterali?
- Avete mai sentito parlare di medicina naturale?
Forse no oppure ne avete sentito parlare ma non certo con toni di apprezzamento in special
modo quando ad analizzare questo tipo di cure sono le stesse persone che appoggiano la
medicina convenzionale (questo accade perché spesso gli interessi economici passano sopra
alla salute della gente!).
- Non sarebbe più semplice capire quali sono le cause che
provocano un male ed evitarle? Prevenire è meglio che curare, ma cosa
intendiamo per prevenzione? Prevenire un male significa fare centinaia di esami per
scovarlo tempestivamente e quindi curarlo oppure evitare il male fin dall'inizio? Noi crediamo che una corretta alimentazione e un
buon stile di vita possano fare molto per la nostra salute.
Tutti dissimili per leggi naturali.
Tutti uguali dinanzi alla vaccinazione? Cos'è un vaccino? Il vaccino è un preparato
derivante da una sospensione di batteri o virus oppure di tossine da essi ricavate, che
dovrebbe indurre nel vaccinato una produzione artificiale di anticorpi. Sembra che nessuno
si sia soffermato su un dettaglio di importanza fisiologica e biologica fondamentale:
ciascun individuo presenta reazioni diverse nei vari periodi della sua esistenza, e
ciascun individuo reagisce in modo diverso dall'altro. Diversi sono i danni (2) che i vaccini possono provocare a breve
termine, questi vengono ammessi anche dalla medicina ufficiale, benché con un'incidenza
assai inferiore a quella reale, e sono: encefaliti, complicanze allergiche (esantemi),
eczema vaccinico, danni neurologici di diversa gravità, morte. Altri sono danni
riscontrati a breve e lungo termine che però la medicina ufficiale non ammette o per i
quali è difficile dimostrare una relazione di causa-effetto, tra questi ci sono: sindrome
della morte improvvisa del lattante (ormai riconosciuta negli USA), paralisi, sclerosi
multipla, leucemie acute, insorgenza di quelle stesse malattie contro le quali si vorrebbe
vaccinare (difterite, poliomelite, tubercolosi, etc...) e ancora : tumori di ogni tipo,
leucemie acute e croniche, linfomi, sclerosi multipla, infarti cardiaci, ecc. Per la
preparazione di alcuni vaccini vengono utilizzati animali, questo fatto, oltre ad essere
eticamente condannabile, può comportare gravi rischi per la salute umana, i virus
iniettati nell'animale vengono da questo metabolizzati e mischiandosi con virus presenti
nel suo organismo possono generare nuovi virus e malattie. In una nazione come l'Italia,
dove esistono norme igieniche e condizioni di vita buone, le vaccinazioni presentano più
rischi che benefici.
Quello che non ti hanno detto sui trapianti di
organi...(3)
- Non ti hanno detto che il prelievo di organi quali cuore,
fegato, polmoni, reni, ecc. si effettua solo e sempre da persona in coma, con respirazione
aiutata, e non da cadavere freddo e rigido come tutti intendiamo.
- La persona viene incisa dal bisturi mentre il suo cuore
batte, il sangue circola, il corpo è roseo e tiepido, urina, può muovere
gambe, braccia, tronco, ecc.
- Non è vero che prima si interrompe la ventilazione e che poi, a cuore e respiro
fermi, si inizi il prelievo, ma è proprio l'opposto. Gli organi vengono tolti da persona
che ha perso la coscienza le cui reazioni alla sofferenza prodotta dall'espianto sono
impedite da farmaci paralizzanti o dagli anestetici.
ALCUNI COMMENTI...
- Il cardiologo Prof. Dr. David W. Evans, Fellow Commoner of Queen's College,
Cambridge, dichiara: "Non esistono prove per stabilire la
morte del cervello prima della cessazione definitiva della circolazione corporea.
C'è una bella differenza fra essere morti e dichiarati morti"
- Il Prof. Austin Gresham (già primario del Reparto di Patologia presso l'Addenbrook's
Hospital di Cambridge), ha dichiarato che cervelli, da lui esaminati durante l'autopsia
dopo che erano stati dichiarati "morti", apparivano normali
- Il cardiologo Yoshio Watanabe MD, Toyota Medical Center, Giappone, afferma: "Lo stato di "morte cerebrale" al massimo predice che la
morte dell'individuo è imminente, ma non è prova di morte"
CONCLUSIONI
Il vero punto focale della situazione è che non si ha mai la garanzia che i
risultati ottenuti sull'animale possano essere estrapolati all'uomo. L'uomo e l'animale
possono reagire in maniera simile, in maniera parzialmente diversa o in maniera
completamente diversa. SOLTANTO PERÒ DOPO AVER SPERIMENTATO
SULL'UOMO È POSSIBILE SAPERE SE LA SPECIE ANIMALE UTILIZZATA ERA O NON ERA UN BUON
MODELLO SPERIMENTALE. È questo il vero svantaggio della sperimentazione
su animali: non dare informazioni utili prima della prova sull'uomo. Diventa
possibile identificare una prima categoria di vivisettore: colui che compie
queste prove, malgrado le ritenga inutili, perchè è obbligato dalle attuali normative.
Quando non si conosce il risultato nell'uomo si utilizzano tante specie animali diverse;
nel momento in cui il dato sull'uomo viene conosciuto, si pubblicano i risultati più
utili ottenuti sugli animali, cioè quelli più simili all'uomo. Dopo
aver osservato gli effetti sull'uomo si può scegliere la specie più simile, non si può
mai sceglierla prima. Anche in questo caso la sperimentazione su animali si
prenderà meriti che non gli appartengono ma lo studente, o l'opinione pubblica in
generale, non potrà saperlo in quanto sarà a conoscenza solo del dato pubblicato e/o
pubblicizzato.
USANDO GLI ANIMALI, LA VERA CAVIA È L'UOMO.
L'inutilità delle prove su animali è talmente palese che, nel foglio di
accompagnamento dell'anestetico inalatorio Forane, si legge: "Degli studi fatti sul
ratto non hanno mostrato alcun effetto nocivo sulla fertilità, la gestazione, il parto e
sulla vitalità dei nati. Medesimamente, esperimenti fatti sui conigli hanno prodotto
coniglietti vitali, nonchè uno sviluppo fetale normale. "Si
ignora se il risultato di questi studi sia applicabile all'uomo (cioè: gli
esperimenti su animali sono inutili). Poichè non esiste esperienza
valida sulla donna incinta che abbia ricevuto questo farmaco non è stato possibile
stabilire la sua sicurezza nella gravidanza" (cioè: dopo 200 anni di
"moderna" sperimentazione su animali, la scienza non ha di meglio da fare se non
sperimentare direttamente sull'uomo).
COSA PUOI FARE TU
Le cose che puoi fare tu sono molteplici, questo è chiaramente un nostro
consiglio, se già sei riuscito ad avere un'idea più chiara e critica nei confronti di
quello che ti hanno sempre insegnato, o ti hanno sempre fatto credere attraverso i
mass-media sarà già una piccola conquista che siamo riusciti ad ottenere.
Se invece vuoi diventare più attivo puoi:
- non acquistare prodotti manipolati geneticamente, o prodotti testati
sugli animali.
- aderire all'obiezione di coscienza alla
vivisezione qualora dovessi intraprendere studi o un lavoro che entri in contatto con la
sperimentazione animale.
- puoi partecipare alle nostre attività come volontario.
- divulgare la cultura antivivisezionista tra amici, parenti, conoscenti.
- non finanziare la vivisezione tramite raccolte
fondi quali: "Trenta ore per la vita", l'acquisto delle arance, delle azalee per
la ricerca contro il cancro...ecc. (ti sei mai chiesto perchè quando si parla di ricerca
fanno solo vedere i medici con le provette e mai gli animali impiegati ?).
- puoi firmare le nostre petizioni.
PONITI SEMPRE IN TUTTE LE COSE IN MODO CRITICO,
CERCA SEMPRE DI "ASCOLTARE L'ALTRA CAMPANA".
Note:
(1) Tratto da "Zampe pulite" di
Stefano Apuzzo.
(2) da "Vaccinazioni, perché?"
di Raul Vergini, "Il giornale della buona salute naturale", Numero 1, Maggio
1995. Articolo recuperato sul sito internet http:\\www.vegetarian.it
(3) Testi tratti dal sito internet della
"lega nazionale contro la predazione degli organi e la morte a cuore battente"
http:\\www.antipredazione.com
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