Mostra
antivivisezionista del Coordinamento Nazionale Associazioni Animaliste
MANIPOLAZIONE GENETICA
" La genetica è la scienza che studia i caratteri ereditari.
L'ingegneria genetica o manipolazione genetica è una sua applicazione. Ogni essere
vivente eredita le proprie caratteristiche dalle generazioni precedenti. Ogni cellula che
compone un organismo vivente contiene alcune strutture microscopiche, chiamate cromosomi, composte dal DNA
(il DNA è la parte della cellula dove sono codificati i caratteri ereditari) che a sua
volta è costituito dai geni. Ognuno di questi geni
codifica una caratteristica che verrà trasmessa alla generazione successiva. All'inizio
degli anni settanta, i ricercatori sono stati in grado di manipolare artificialmente il
DNA, grazie alla scoperta degli enzimi di restrizione e delle ligasi, in grado,
come forbici aghi e fili, di tagliare il filamento di DNA, inserire un gene che codifica
per una determinata caratteristica e ricucire. Sono stati così
creati vegetali e animali transgenici. Questi ultimi vengono impiegati nella
ricerca di base e delle malattie umane, per la produzione di proteine, per i test di
mutagenesi e cancerogenesi, per scopi agricoli e infine come potenziali donatori di
organi."
"Ogni specie animale differisce da tutte le
altre per l'anatomia, la fisiologia, la biochimica, la patogenesi e la genetica. Per tutte
queste ragioni ogni specie ha un funzionamento differente da tutte le altre e, quindi non
può essere un valido modello sperimentale. Nonostante queste evidenze, nel
campo della ricerca, dal secolo scorso, l'impiego di animali è ritenuto utile da parte
della comunità scientifica." (1)
In questi anni "i vivisettori hanno iniziato
a introdurre geni umani negli animali da laboratorio per renderli più simili all'uomo,
ammettendo implicitamente il fallimento del trasferimento all'uomo stesso di esperienze
compiute su animali. Anziché correggere una strada che si è rivelata errata,
hanno al contrario spinto al massimo eccesso la loro visione meccanicista e parcellizzata
dell'essere vivente, illudendosi di ottenere in questo modo "modelli" più
attendibili.
La manipolazione genetica è la nuova frontiera della follia e della sete
di potere dell'uomo. E' stupefacente quanto poco si siano valutati i rischi che la
creazione di nuovi organismi viventi comporta per la sopravvivenza del pianeta, di un
pianeta che verrà sconvolto nei suoi ecosistemi e nelle sue biodiversità dalla
diffusione di informazioni genetiche che non hanno subìto il vaglio della selezione
naturale, attraverso la lenta evoluzione nel corso dei millenni"
(2), vengono infatti saltati i meccanismi di selezione naturale e
quindi non sappiamo quali potrebbero essere le conseguenze.
Si tenga inoltre presente che "rendere gli animali più simili a noi,
non aumenta la loro validità come modelli sperimentali. Infatti l'animale transgenico si
comporta più o meno come vogliamo solo per quella caratteristica che abbiamo modificato
geneticamente, ma per tutto il resto continua a reagire secondo le proprie caratteristiche
naturali". Si consideri, inoltre, che "l'ingegneria genetica non è in grado di
operare con precisione in quanto l'inserimento artificiale dei geni nei cromosomi è
spesso impreciso o addirittura casuale, in quanto non è possibile controllare neanche in
laboratorio tutte le variabili. Quindi otteniamo animali con caratteristiche differenti da
quelle desiderate."(3)
Note:
(1) "Animali transgenici", a cura del
dottor Stefano Cagno, volantino informativo Le.A.L.
(2) Apuzzo S. (1997), Zampe Pulite (pp.117);
Milano, Costa & Nolan
(3) "Animali transgenici", a cura del
dottor Stefano Cagno, volantino informativo Le.A.L.
XENOTRAPIANTI
ASPETTI MEDICI
Ogni specie animale differisce dalle altre per l'anatomia, la fisiologia, la
biochimica, la patogenesi e la genetica. Per tutte queste ragioni ogni specie ha un
funzionamento differente e, quindi non può essere un valido modello sperimentale per le
altre. La carenza di organi per i trapianti è nota a tutti. Alcuni ricercatori hanno
pensato di risolverla creando animali modificati geneticamente in grado di donare i loro
organi per i trapianti umani, tale intervento viene chiamato xenotrapianto.
Il sistema immunitario di ogni specie animale (uomo compreso) è abituato a riconoscere i
virus con cui è venuto frequentemente a contatto. Questi possono essere poco o per nulla
patogeni per la specie abituata a riconoscerli, ma diventare anche mortali per le altre
(es.L'AIDS, infatti le scimmie hanno un virus simile all'AIDS che per loro è innocuo).
Nel caso degli xenotrapianti immetteremmo direttamente nel corpo umano un organo di un
animale e con esso anche i suoi microrganismi (virus e batteri; è impensabile creare un
organo e/o un essere sterile). Inoltre se dovesse manifestarsi una nuova malattia
l'organismo non sarebbe in grado di contrastarla poiché per preparare una persona ad un
trapianto occorre annullare il suo sistema immunitario al fine di evitare il rigetto
dell'organo. Quindi il rischio legato agli xenotrapianti è
quello di provocare delle nuove e sconosciute epidemie, per contrastare le quali il genere
umano si troverebbe impotente.
ASPETTI PSICOLOGICI
Non bisogna sottovalutare gli aspetti psicologici. Quando trapiantiamo un organo
animale in una persona, realizziamo una chimera, cioè un essere che è da un punto di
vista biologico, in parte uomo e in parte animale. Ad esempio nel caso del trapianto di un
fegato di maiale, il trapiantato, biologicamente, sarà per il 93% uomo e per il 7%
maiale. COME SI POSSONO IN QUESTO CASO NEGARE CONSEGUENZE ANCHE
PSICOLOGICHE ? Esiste un problema etico per quanto riguarda gli interventi sul
genoma degli animali. Gli animali transgenici infatti possiedono caratteristiche
innaturali che oltre a modificare i loro corpi ed i loro comportamenti spesso provocano
anche notevole sofferenza.
CONSIDERAZIONI FINALI
Anche nel caso della manipolazione genetica chi si batte contro la vivisezione difende,
non solo i diritti degli animali ma anche la salute degli esseri
umani. I soldi sprecati nella creazione degli animali transgenici e nei
successivi esperimenti potrebbero essere meglio impiegati nella prevenzione, infatti
l'80-90% dei tumori hanno una causa ambientale, o nelle vere ricerche scientifiche che non
utilizzano animali i cosiddetti metodi sostitutivi.
|