Contro la caccia per una pace globale!
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Cosa sta succedendo:
LE MODIFICHE ALLA LEGGE 157
SULLA REGOLAMENTAZIONE DELLA CACCIA

Per spiegare cosa sta succedendo utilizziamo un testo ampiamente diffuso in Internet da un gruppo di Associazioni napoletane il cui elenco puoi trovare a fondo pagina (Attenzione: non conosciamo la loro posizione relativamente alla nostra proposta di Referendum!)


(Da noi ricevuta il 14 gennaio 2003)

Il più grave attacco alla natura, alla fauna selvatica e alla biodiversità della storia della nostra Repubblica

Le nove proposte di modifica alla Legge 157/92 (Tutela degli animali selvatici e disciplina della caccia) raffigurano uno scenario gravissimo che, pur nella già drammatica situazione dell'ambiente italiano, non riuscivamo davvero a figurarci.

La fauna selvatica diventerebbe res nullius, cosa di nessuno.

La Legge 157 del '92, l'unica legge italiana di tutela generale degli animali selvatici, aveva ribadito solennemente, già all'Articolo 1, il principio dell'indisponibilità della fauna selvatica: gli animali selvatici sono un patrimonio comune, preziosissimo, tutelato nell'interesse di sé stesso e dell'umanità,in ricevimento della Direttiva Uccelli e della Direttiva Habitat, della Convenzione di Bonn, della Convenzione di Berna, della Convenzione di Parigi, delle indicazioni del Consiglio dell’Unione Europea. Ora questa grande conquista rischia di scomparire nel nulla..

A seguire, nove considerazioni generali su quello che potrà significare, per gli animali selvatici, la natura e la società italiani, l'eventuale nuova legge, il suo spirito e la sua "lettera".

1) La nuova legge ripristinerebbe lo stato di "nullità" per la quasi totalità degli animali selvatici. Gli uccelli migratori tornerebbero ad essere res nullius (cosa di nessuno), una condizione giuridica e pratica del tutto incompatibile con qualsivoglia idea di tutela della natura. Come e perché si dovrebbe proteggere qualcosa che è di nessuno, che è nulla? Secondo la nuova 157, proteggere gli uccelli migratori non avrebbe più alcun senso, alcuna ragione di essere.

2) L'insieme di queste modifiche proposte trasformerebbe palesemente la legge in modo che essa non costituisca più una norma "per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio", come recita oggi il suo stesso titolo, ma solo una norma "per il prelievo venatorio". In pratica, l'Italia non avrebbe più alcuna legge specifica per la tutela degli animali selvatici! Le specie protette perderebbero di significato, la stagione venatoria verrebbe anticipata e prolungata (ai periodi di migrazione e riproduzione), il territorio nazionale (compresi parchi e riserve naturali, rotte migratorie, siti di grande importanza) sarebbe completamente ridisegnato in funzione della caccia, piegato agli interessi venatori. Tutto ciò, nonostante l'eccezionale importanza geografica dell'Italia, vero ponte per i migratori che si spostano dall'Europa all'Africa e viceversa.

3) Per queste stesse ragioni, l'Italia cancellerebbe il recepimento della Direttiva Uccelli (79/409/CEE) avvenuto nel 1992, appunto, con la Legge 157. La Direttiva Uccelli, ricordiamolo, è finalizzata alla protezione degli uccelli selvatici in Europa. In Italia, la Direttiva Uccelli cesserebbe totalmente di essere operativa.

4) Mentre il "popolo migratore" diventa cosa di nessuno, la fauna stanziale diviene patrimonio dei Comprensori Provinciali di Caccia (!!!). Lo Stato non avrebbe più alcuna potestà sugli animali selvatici. Ogni tipo di progetto, ricerca, azione di conservazione naturalistica sugli animali selvatici si trasformerebbe così in un enorme buco nero, in un'attività schizofrenica e parcellizzata, difficilmente realizzabile, inutile. La scienza e la conservazione della natura perderebbero ogni rilievo sostanziale; gli animali selvatici esisterebbero solo per essere cacciati. E' beffardo, peraltro, che la legge continui a parlare di Centri di Soccorso per gli animali selvatici feriti. Come dire: "rimetteteceli a posto in fretta. Il fucile è ancora caldo!". Tutto questo oggi, quando le specie animali si estinguono, gli habitat si riducono e il buon senso vorrebbe una maggiore, più seria e concreta difesa della biodiversità e del patrimonio naturale.

5) Le modifiche alla 157 trasformerebbero questa legge in una palese e clamorosa violazione della Costituzione Italiana in materia ambientale. L'articolo 117 della Costituzione sancisce infatti la potestà esclusiva dello Stato (e non certo dei Comprensori Provinciali!) sull'ambiente e sugli ecosistemi. Gli animali selvatici sono il cuore degli ecosistemi. Questa legge violerebbe la Costituzione, senza pudore, senza finzioni, senza freni.

6) Tutti i reati penali legati alla caccia verrebbero trasformati in mere infrazioni amministrative, punibili con semplice multa. In questo modo si aprirebbe la strada alla totale indisciplina legalizzata. La cattura, detenzione, abbattimento di uccelli super-protetti come aquile, falchi, cicogne, fenicotteri, orsi, stambecchi, camosci, mufloni; caccia nei giardini urbani e nei campi sportivi; utilizzo di richiami vivi, uccelli accecati o mutilati; caccia da autoveicoli... Fare i bracconieri, insomma, non sarà più reato penale. In un colpo solo, il bracconaggio in Italia sarebbe in quanto tale cancellato! Cacciatori e bracconieri diventerebbero sostanzialmente la stessa cosa, salvo una multa. Una parte importante dello stesso mondo venatorio si è detta allibita e umiliata da una cosa simile.

7) Così, anche sparare da una macchina in movimento, se si volesse provare questa emozione pagando una semplice ammenda (giusto nel caso si venga scoperti), diventerà un'attività praticamente ordinaria, una semplice scappatella amministrativa. Sparare in zone vietate altrettanto. Sparare tutto l'anno, da Gennaio a Dicembre idem. Risultato: chi potrà sentirsi sicuro di andare in giro, in campagna, in un bosco, in montagna, in un giardino urbano, senza il timore di essere impallinato? Aspetto davvero inquietante, quest'ultimo: una liberalizzazione del trasporto e dell'uso di armi da fuoco, in un paese che già conta decine di vittime all'anno causate dalla caccia.

8) Nel 1865 la fauna selvatica era considerata res nullius, e tuttavia nei terreni privati non si poteva cacciare. Nel 2002 la fauna selvatica tornerà ad essere res nullius, ma nei terreni privati si può cacciare eccome Infatti, raggirando una sentenza della Corte europea dei Diritti dell'uomo, la nuova legge continuerà a permetterlo! 2002 meno 1865 è uguale a 137. La nuova legge assomiglia terribilmente ad una profonda "involution", un salto indietro, come minimo, di 137 anni. Inoltre, nel 1865 l'Italia era unita. Oggi sarà divisa per "Comprensori Provinciali".

9) Uno stato si regge sulle proprie leggi, sulla cultura che queste sanno creare e da cui sono create, migliorate, perfezionate. Di quale cultura è portatrice la nuova legge? Quale messaggio, quale etica, quale insegnamento dovrebbe suggerire ai cittadini, alle donne, agli uomini, ai bambini? Per fare un esempio, la nuova legge permetterebbe di esporre, nelle sagre di paese, animali selvatici vivi o morti, protetti o non protetti, interi o fatti a pezzi. Permetterà di catturarli, detenerli, venderli come accadeva nei decenni, nei secoli passati. Ora, quale civiltà sarebbe riscontrabile in questo? Come dovremmo interpretare ciò? Questa legge ci regala un paese profondamente peggiore, culturalmente offeso, materialmente ferito o ucciso.

La fine di ogni tutela degli animali selvatici, la diffusione dovunque di armi e piombo, l'attacco ai parchi e alle aree protette, il rischio di "s-valorizzazione" del patrimonio naturalistico, paesaggistico, ambientale, storico-culturale italiano, il tradimento della missione ambientale europea, delle Convenzioni internazionali, delle regole universali della natura: questo ed altro ancora succede oggi nel nostro paese. Questa legge sarà il colpo di grazia per l'ambiente italiano, ennesima e gravissima tappa di un drammatico percorso distruttivo. Dopo di ciò, ci resterà solo decretare ufficialmente lo Stato di crisi della natura e dell'ambiente italiani. Cosa significherà in futuro la bizzarra espressione Ministero dell’Ambiente?

E in futuro? Quale sarà il passo successivo, la prossima trovata legislativa di aggressione alla natura? Insomma, cos'altro dobbiamo attenderci?

Come detto, le proposte di modifica della Legge 157 sono nove, tragicamente coerenti tra loro e con punte di straordinaria gravità. Tra i nomi degli artefici e dei firmatari segnaliamo gli onorevoli Onnis, Rizzo, Stefani, Serena, Massidda, Bono, Benedetti Valentini, Gibelli, Vascon, Ascierto, Vito, La Russa, Mussolini, Buontempo. E' realistico pensare che il provvedimento finale sarà un mix generale, ricco del "meglio" di ciascun Disegno di Legge.

Le proposte saranno discusse in Commissione Agricoltura della Camera nel mese di Gennaio prossimo. Chiediamo da subito a tutti i parlamentari che credono nel valore della civiltà, del rispetto e dell'educazione di opporsi senza riserve a questa aberrazione. Ma l'opposizione a questi provvedimenti dovrà essere totale, di tutta la società, sono inaccettabili nel loro stesso significato generale, non è possibile apportare alcun emendamento, alcun miglioramento. Vanno ritirati tutti e immediatamente.

Ass. Asfodelo - Ass. Marco Mascagna - C.V.X. Comunità di Vita Cristiana, Gesù Nuovo, NA - Circolo Legambiente “La Gru”, Napoli - Comitato Mamme Antismog - LIPU - Scuola di Pace - WWF Napoli

- Il Documento che proponiamo per la costituzione del Comitato Promotore
- Le modifiche alla legge 157 proposte dal centro-destra
- Un Documento del wwf (doc)
- Perché la proposta di Referendum

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