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[Data: 21/07/2010] [Categorie: Documenti;Documenti;Ecologia ] [Fonte: Qualenergia.it] |
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[Autore: Gianni Silvestrini] |
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L’antiquata ‘visione minoritaria’ delle rinnovabili Mentre per il nucleare italiano siamo ancora lontani anche dalla fase iniziale, il piano nazionale per le rinnovabili afferma che il 32% della domanda elettrica al 2020 dovrà essere soddisfatta da rinnovabili. E altri paesi valutano scenari che puntano a coprire a metà secolo il 100% del fabbisogno elettrico con le fonti pulite. Quale spazio può allora avere l’atomo? L’editoriale di Gianni Silvestrini. La realizzazione delle centrali nucleari in Italia influirebbe sul soddisfacimento elettrico del Paese per una buona parte di questo secolo: il parco dei reattori preventivati sarebbe operativo dal 2030 con 40-60 anni di funzionamento. Inoltre, come sappiamo, le ambizioni dichiarate del Governo sono quelle di coprire la domanda elettrica al 2030 per il 25% con le rinnovabili e per il 25% con il nucleare, anche se la spinta propulsiva nei confronti di quest’ultima opzione si è molto ridotta negli ultimi mesi per l’assenza del Ministro competente.
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