PREAMBOLO
Diceva Einstein: "Non si può risolvere un problema usando lo stesso
modo di pensare che ha creato quel problema".
E i probemi che affliggono questa nostra epoca sono molti e hanno
radici profonde. Viviamo in un'epoca di guerra permanente e di attacco
feroce ai diritti di noi cittadini o meglio, ai diritti di noi umani.
Il diritto alla pace, alla salute, il diritto all'acqua e alla libertà
di espressione sono erosi giorno dopo giorno.
Noi siamo convinti che le soluzioni si possano trovare solo a
sinistra, ma quale forza del centro sinistra avrà il coraggio di
fermarsi a riflettere sui dati disponibili, realizzando che non è
possibile nessun cambiamento senza una vera rivoluzione della nostra
stessa concezione di "vita degna di essere vissuta"?
Non è possibile garantire la pace! In un mondo sovraffollato, le
risorse saranno sempre più scarse e sempre più fonte di attriti.
Un aumento illimitato degli indicatori economici (P.I.L.) e dei
consumi è evidentemente incompatibile con la nostra stessa
sopravvivenza sulla Terra.
Nessun Candidato alle Primarie ha presentato precise scelte
strategiche che possano, magari sul medio-lungo periodo, invertire la
tendenza distruttiva dei nostri consumi.
Cioè nessuno cambierà niente.
LE NOSTRE PROPOSTE
Noi vogliamo collaborare suggerendo 3 obbiettivi strategici:
1 - L'acquisizione e la diffusione di una nuova cultura che nasca
dalle nuove conoscenze che abbiamo sul Pianeta, la Terra come Sistema
omeostatico;
2 - La diminuzione del numero di umani che popolano il Pianeta (alcuni
dicono che siamo già il doppio di quanti dovremmo essere);
3 - La rinuncia alla dieta a base di carne e derivati con una drastica
riduzione della zootecnia.
Tentiamo di spiegare ogni punto:
1 - Lo sviluppo di una Cultura sistemica è condizione indispensabile
per modificare contemporaneamente sia il nostro stile di vita (con la
conseguente diminuzione dei consumi inutili) sia la diffusione di una
mentalità di Pace. Perchè ormai la concezione del mondo più vicina ad
una descrizione corretta di quello che osserviamo è formata da reti e
non da gerarchie.
Il Meccanicismo borghese interpreta l'evoluzione come l'affermazione
del piu' forte, cioè per vivere bisogna lottare e affermarsi con
tutti i mezzi. Dunque la guerra è accettabile, anzi è addirittura
inevitabile e il consumismo è nostro diritto.
Le conoscenze che abbiamo ora affermano esattamente il contrario: è la collaborazione (la simbiosi) che favorisce l'affermazione e
l'evoluzione. Dunque consumi equi e Pace diventano normalità.
2 - Il controllo demografico. Se anche dovessimo diminuire i nostri
consumi al limite della sopravivenza, non cambierebbe niente se, nello
stesso tempo, aumentassimo troppo di numero perchè i consumi, comunque, diventerebbero troppo pesanti per il Pianeta e la
stabilità
sarebbe un obiettivo irraggiungibile.
3 - La nostra alimentazione a base di animali è la causa principale
del nostro peso sulla Terra (vedi l'Impronta Ecologica), rinunciando
alla dieta carnea avviamo a soluzione contemporaneamente molti altri problemi:
deforestazione, desertificazione, inquinamento, spreco di energia, di
acqua, colonizzazione, fame, demotiviamo l'uso degli ogm.
Un esempio: per produrre un
misero Kg di carne sono necessari 50.000 litri d'acqua, mentre il
consumo procapite italiano di un intero anno (per uso domestico) è di
70.000 litri! Ci vuole un bel coraggio a dire che dobbiamo chiudere il
rubinetto quando ci laviamo i denti! Non sarebbe piu' serio (e
sopratutto efficace) rinunciare a qualche chilo di carne?!
CONCLUSIONI
Qualcuno dirà che scelte di questo tipo sono molto difficili da
attuare perchè provocherebbero una vera e propria rivoluzione nelle
nostre vite e nelle nostre società. A parte che questo è proprio
quello che vorremmo (rivoluzione pacifica naturalmente!), siamo
perfettamente coscienti delle difficoltà e dei cambiamenti
(strutturali) che occorrono per raggiungere gli obiettivi
che abbiamo proposto. Noi non sappiamo dire come si fa, siamo una
struttura di base, possiamo suggerire delle strategie, ma ... le
tattiche (cosa fare) sono compito dei Partiti, per questo ci saremmo
aspettati delle proposte adeguate alle necessità che la
situazione impone! Invece... niente!
E cosi'... chi votiamo?!
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POST SCRIPTUM:
Alle Politiche del 2006 votare a sinistra è fuori discussione, ma
adesso alle primarie, davvero non sappiamo cosa fare, se almeno uno
dei Candidati desse un piccolo segnale e partecipasse, anche
individualmente, ma pubblicamente, alla
Campagna "Io Faccio La Mia Parte!"... una cosa piccola e
semplice ma
molto esplicita nei contenuti... avremmo le idee molto piu' chiare!
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RICEVIAMO
CON MOLTO PIACERE!
(Si... Pero'
noi parlavamo di politica e di urgenze umane:
le nostre proposte sono sbagliate?)
Da: comitati@faustobertinotti.it
A: Salvatore Bonadonna. Dirigente Prc
Oggetto: Lettera di Fausto Bertinotti sui diritti degli animali
Carissimi,
la questione che ponete, opportunamente, anche in questa fase delle primarie dell'Unione in cui si confrontano le ispirazioni che muovono i candidati, mi trova attento e predisposto favorevolmente.
E' opportuno ricordare che le tesi approvate dal Congresso di Rifondazione Comunista, contengono un capitolo che considera l'animalismo rientrante, proprio come tu dici, nel più vasto movimento di rivendicazione dei diritti dei più deboli, contro ogni forma di sfruttamento, di violenza, prevaricazione e antropocentrismo.
Il superamento di una visione specistica, antropocentrica appunto, è assunto come uno dei fondamenti della costruzione di un nuovo mondo possibile e di una alternativa di società.
Del resto è di tutta evidenza come il modello di rapporto tra uomo e natura, imposto dal modo di produzione capitalistico, fondato sullo sfruttamento del lavoro e, in maniera indiscriminata, di ogni altra risorsa del pianeta, sia arrivato al capolinea.
Le premesse e le promesse di una globalizzazione liberista dei mercati, risolutrice di tutti i problemi, naufragano nella crescita della miseria e della fame e delle malattie, nell'alterazione della biosfera con conseguenze devastanti per intere specie animali e vegetali, nella concreta minaccia per la sopravvivenza del pianeta. E New Orleans ci dice che quanto si pensava potesse avere conseguenze solo sulle terre lontane dal dorato occidente e sulle masse dei diseredati della terra, manifesta i suoi effetti anche nel cuore della potenza economica e tecnologica.
E' quindi naturale ed evidente come l'esistenza e i diritti dell'uomo e degli altri esseri sensienti non umani siano interconnessi ed interdipendenti. Ed è un bene che questa consapevolezza si diffonda perché essa non può che produrre innalzamento del grado di civiltà.
Indubbiamente, l'antropocentrismo ha segnato le diverse culture dell'uomo e ha orientato, nel mondo industrializzato, i costumi, le mode e gli stessi indirizzi della ricerca scientifica; si tratta di intervenire ad orientare diversamente lo sviluppo della società, in un’ottica che consideri gli animali soggetti sensienti e non merci, portatori di diritti e non oggetti da sfruttare e consumare. Peraltro, alcune normative europee, largamente disattese nel nostro paese, segnano un percorso favorevole all'evoluzione verso i diritti degli animali; e le conquiste della ricerca offrono già le alternative alla sperimentazione sugli animali e alla vivisezione. Si tratta di andare avanti con chiarezza e determinazione.
Anche per questo non possiamo che essere soddisfatti del riconoscimento da parte di tante associazioni ambientaliste ed animaliste per il senso di equilibrio e la sensibilità con cui Nichi Vendola, il compagno Presidente della Puglia, ha regolato l'applicazione della normativa per l'attività venatoria.
Si tratta, come vedi, di operare, anche in questo caso, dall'alto e dal basso, perché la riconversione del modo di produrre e di consumare è frutto di una conquista, di una consapevolezza che opera nelle persone e nelle istituzioni.
Un caro saluto a pugno e zampa chiusi!
Fausto Bertinotti |