UE: MARCIA INDIETRO SU BANDO COSMETICI TESTATI SU ANIMALI (SPORTELLO EUROPA) (ANSA) -
BRUXELLES
1 MAR - Indietro tutta della Commissione Ue sulla proibizione di vendere nei
Quindici cosmetici i cui ingredienti siano stati testati sugli animali: l'eurogoverno ha
annunciato di voler emendare la direttiva che mette fuori legge dal 30 giugno 2002 i
prodotti di bellezza i cui ingredienti siano stati oggetti di esperimenti su cavie.
L'emedamento - che sara' discusso dalla commissione parlamentare per l'ambiente il
prossimo 10 aprile - sostiene la linea della proibizione di effettuare esperimenti
nell'Ue, senza pero' impedire l'immissione sul mercato dei prodotti cosmetici a base di
ingredienti testati su animali in altri paesi.
La Commissione giustifica l'iniziativa sulla base della preoccupazione di una 'guerra
commerciale' con i paesi terzi che non potrebbero piu' esportare verso l'Ue i prodotti di
bellezza in questione. ''La proibizione di immettere tali prodotti sul mercato -
sottolineano fonti dell'esecutivo Ue - pone seri problemi: innanzi tutto rischia di
rallentare l'innovazione, che e' il fulcro stesso del mercato dei prodotti di bellezza; in
secondo luogo la data del 2002 e' troppo vicina, e non permette di sviluppare metodi di
sperimentazione alternativi''. ''Il bando delle vendite di cosmetici sul mercato Ue -
aggiungono le stesse fonti - comporta inoltre un forte rischio di un ricorso dei paesi
terzi all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto)''.
Il totale delle importazioni di prodotti di bellezza nell'Ue raggiunge in media i 4 mila
miliardi di lire l'anno, e le conseguenze di un bando unilaterale potrebbero essere molto
serie se i paesi colpiti decidessero di ricorrere al Wto per poi applicare misure di
ritorsione contro prodotti europei. Per le associazioni per la difesa degli animali
l'emendamento della Commissione rappresenta invece un segno di debolezza davanti alle
pressioni dei colossi dell'industria cosmetica e farmaceutica.
La loro tesi e' che impedire i test nell'Ue ma continuare a consentire la vendita dei
cosmetici i cui ingredienti sono testati su cavie, permetterebbe alle industrie del
settore, e soprattutto alle multinazionali, di effettuare i test fuori dall'Ue per poi
vendere liberamente i propri prodotti sul mercato comunitario, aggirando di fatto ogni
controllo e norma.
(XSE06)(ANSA).
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