IL WWF... C'ENTRA QUALCOSA CON I DIRITTI ANIMALI?
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Sono un veterinario da qualche anno iscritto, non senza qualche perplessità, al WWF. Certamente (almeno spero) i due "sperimentatori" non svolgono all'interno del comitato scietifico le loro quanto meno dubbie "prestazioni specialistiche", ma forniscono consulenze di vario genere e rappresentano un'occasione di dialogo con chi la pensa diversamente. Mi risulta però che nell'ambito di un'associazione si possano accettare solo persone che non operino in contrasto con gli scopi fondamentali dell'associazione stessa. Quindi, perchè non escluderli dal Comitato riservandosi la possibilità di dialogare con loro in qualità di sostenitori ("I gusti sono gusti!", come disse quello che succhiava chiodi arrugginiti)di quella che PROFESSIONALMENTE RITENGO ESSERE UN'INUTILE BARBARIE? Per quanto concerne le consulenze etologiche, sono certo che non manchino figure altamente qualificate e che non hanno comportamenti in contrasto con gli scopi sociali. In attesa di veder risolta questo problema, e non avendo diritto al voto in seno al WWF, voto astenendomi dal rinnovare la mia iscrizione e proponendo ai miei conoscenti di seguire la "querelle" su internet, in modo da fare la loro scelta. Non ho mai tolto a nessuno il saluto, che in questo caso è certamente più cordiale verso chi gli animali li ama veramente. Roberto (Roma) |
Il wwf non mi sorprende più di niente, quello di la spezia è stato l'unico in italia andando anche contro l'idea del wwf nazionale a esprimersi favorevole nel visionare comunque una politica sugli inceneritori, naturalmente giudicati altamente tossici da tutte le altre serie organizzazioni in difesa dell'ambiente, sicchè come ambientalisti-animalisti mi hanno sempre sconcertato, un'altra notizia che ho appreso anni fà riguardava il wwf veneto (forse verona) che in collaborazione con il fronte della gioventù andavano a ripulire una zona boschiva, naturalmente la zona da ripulire era sporca anche di materassi ed altre oggetti di sostentamento quotidiano di chi di quella zona aveva occupato per (vivere è una parola grossa) sopravvivere. Fausto (La Spezia) |
Io ho gia evidenziato la cosa tramite il sito della Lav. E' una cosa schifosa il fatto che una associazione che si reputi ambientalista e vicina agli animali abbia al suo interno due vivisettori. E' come se una associazione che lotta x l'abolizione della pena di morte avesse nelle sue fila due boia Mah..... Stefano M. (E-mail) |
Spettabile WWF c.a. Dr. Fulco Pratesi c.a. D.ssa Fabrizia Pratesi Diversamente dai soci che a tutt'oggi per l'argomento Oliverio/Alleva hanno distrutto le tessere associative, noi non siamo iscritti al WWF e quindi non possiamo riservarci tale piacere. Possiamo però esprimere e, ve lo assicuriamo con tutto il nostro accanimento e senza sconti, l'avversione che proviamo da sempre per i vivisettori e di conseguenza, date le attuali circostanze, risentimento per voi in qualità di complici consapevoli e perseveranti. Non ingannate tutti noi facendoci credere che non c'era altra scelta per fruire degli ausili tecnico-scientifici volti al miglioramento delle vostre attività, se non quella ricaduta su tali persone. Leggiamo nella vostra nota che i due professori hanno sempre prestato la loro opera per problemi di ordine etologico e comportamentale. Ma cosa significa??? L'etologia è la branca che si occupa unicamente dello studio delle abitudini e comportamenti degli animali nei loro habitat naturali e tale compito spetta all'etologo. Il vivisettore, diversamente, osserva le reazioni alle pratiche inflitte nei laboratori! Esistono seri professori, etologi e ricercatori che sostituirebbero egregiamente e volentieri le due posizioni: si ha bisogno di nuovi modelli non di cattivi esempi. Smettetela di avvalervi di questa vergonosa collaborazione! Immedesimatevi nei martiri che quotidianamente perdono la vita per mano di Oliverio, Alleva e quelli come loro! E' ormai noto che le ricerche vivisezioniste contribuiscono a favorire le carriere in base al numero delle pubblicazioni promulgate e contrariamente non perseguono lo scopo della ricerca scientifica le cui alternative esistono ma, abilmente ed ostinatamente, ci viene fatta credere l'inattendibilità. I motivi li conosciamo: gli ingenti interessi economici. Sono queste le persone che forniscono un importante punto di riferimento e delle quali non potere fare a meno? Sono questi gli atteggiamenti fuorvianti che riservate ai soci e non? Se la vostra risposta rimane affermativa, non ci resta che compatirvi. Saluti. Tiziana R. e Roberto P. (Limbiate Mi) |
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