c L’Università studia il futuro dell’energia rinnovabile - 01/10/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 01/10/2009]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno del 30.09.2009]
[Autore: Maria Rosaria Gigante]
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L’Università studia il futuro dell’energia rinnovabile
Il 29 settembre 2009 presso la sede di Taranto della II Facoltà di Economia è stato inaugurato Talsef: "Taranto alla luce del sole e dell'energia fotovoltaica. Un laboratorio per studiare le fonti energetiche rinnovabili e l’efficienza energetica

Il futuro è servito ed il presente monitorato meglio. Nasce «Talsef», un acronimo che sta per «Taranto alla luce del sole e dell’energia fotovoltaica», un laboratorio didattico per lo studio delle fonti energetiche rinnovabili e l’ef ficienza energetica. Non solo fotovoltaico ed eolico, già una realtà oggi, ma anche energia prodotta da idrogeno e metanolo, realtà pienamente perseguibile nell’imminente futuro. Sicuramente uno dei primi laboratori in Italia ad essere così congegnati con un mix di competenze e potenzialità: è il nuovo fiore all’occhiello della facoltà di Economia di Taranto.

Inaugurato ieri dal rettore dell’ateneo barese, Corrado Petrocelli, e dalla vicepresidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, il Talsef è costato 150 mila euro ed è stato finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dei «Progetti pilota riferiti allo sviluppo dell’economia della conoscenza e servizi reali agli studenti». Promosso tra le attività del Copaq, il Comitato per le politiche ambientali e della qualità della vita sorto nell’ateneo barese, il Talsef nasce nel segno della ricerca, della formazione, dell’impegno per l’incentivazione del territorio, obiettivi che sono - ha indicato il rettore Petrocelli - «le direttrici della mission dell’ateneo barese». Destinato alla ricerca per la realizzazione di impianti di vario tipo nell’ambito delle energie rinnovabili, con un’attenzione rivolta agli aspetti scientifici ed economici insieme, il Talsef di Taranto promette soprattutto di essere in piena sintonia con le linee di indirizzo della Regione Puglia in tema di produzione energetica. «La Puglia - ha infatti evidenziato Capone - è la prima regione in Italia ad aver scelto di fare ricorso alle fonti rinnovabili, ed è al primo posto per la scelta del fotovoltaico. La Puglia produce l’87% di energia in più rispetto al suo fabbisogno energetico per cui si sta cercando di vendere l’energia in più alla Grecia, tramite un protocollo che dovrebbe essere sottoscritto con la società Terna». Proprio in ragione della sua produzione ed in considerazione del suo impegno, la Puglia - ha inoltre ricordato l’assessore Capone - chiederà la riduzione delle tariffe energetiche ed è stata esclusa, come ha comunicato recentemente il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scaiola, intervenendo a Bari, dai programmi per il nucleare.

Il Talsef di Taranto - questa l’impontante novità - offrirà occasioni di ricerca e studio agli studenti universitari ed anche agli studenti delle superiori di Taranto, ma al tempo stesso potrà essere la realtà alla quale potranno guardare enti ed istituzioni, laddove si ponessero seriamente il problema dei propri consumi energetici.

Il Talsef non è un impianto fotovoltaico. «Questa era l’idea iniziale - dice il preside Bruno Notarnicola, responsabile scientifico del progetto messo in piedi insieme ai colleghi Pasquale Giungato e Giuseppe Tassielli -. Ma un impianto di 100 kW avrebbe richiesto un impegno ingente: mezzo milione di euro. Al momento è allo studio un project financing che consenta l’ing resso dei privati. Abbiamo così optato per la realizzazione di un laboratorio che sia di supporto ad un futuro impianto, un laboratorio dove è possibile studiare e testare le tecniche più moderne del fotovoltaico, ma anche altre fonti energetiche. Siamo attrezzati di una stazione meteorologica e radiometrica (dati on line sul sito della facoltà - ndr), per il monitoraggio della direzione dei venti, delle radiazioni solari, dei raggi UV, della quantità della pioggia. A latere di questa c’è una stazione ambientale con un rilevatore di polveri Pm 10 e Pm 2.5, prossimo alla messa in funzione (anche questi presto on line - ndr). C’è, inoltre, una sezione vettori energetici per lo studio e la ricerca nel campo dell’ener - gia prodotta da idrogeno e metanolo, ottenuto quest’ultimo da biomasse. Un’ulteriore potenzialità del laboratorio è rappresentata dalla strumentazione - una stazione di rilevazione dei consumi elettrici da remoto - per lo studio e la valutazione delle efficienze e dei consumi energetici per finire con una stazione più tecnica per la caratterizzazione dei campi fotovoltaici».

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