c Quattro gradi... e poi? Rapporto shock finanziato dal governo britannico - 30/09/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 30/09/2009]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Greenreport.it]
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Quattro gradi... e poi? Rapporto shock finanziato dal governo britannico

LIVORNO. La ricerca "4 degrees and beyond" del Met office Hadley centre britannico è arrivata come una bomba alla vigilia dei Climate change talks in corso a Bangkok, dando ancora più forza al rapporto Onu presentato in occasione del summit di New York che arrivava a conclusioni simili: se le emissioni di gas serra continuano ad aumentare senza controllo, è probabile che il riscaldamento globale sarà superiore a quattro gradi in più entro la fine del secolo.

Non si tratta di una ricerca indipendente, ma finanziata dal governo britannico: «I nostri scienziati che lavorano per conto del Department of energy and climate change (Decc)- spiega un comunicato stampa del Met Office Hadley Centre - hanno scoperto che se le emissioni continueranno agli attuali livelli ci potrebbero essere importanti conseguenze per il mondo, con aumento della temperatura più elevata di quanto si pensasse».

Presentando i dati di "4 degrees and beyond", Richard Betts, a capo del settore climate impacts del Met, ha spiegato che alla ricerca hanno partecipato 130 scienziati ed esperti di politica internazionale, e che è il primo lavoro di questo tipo che prende in considerazione le conseguenze globali del cambiamentoo climatico con una temperatura che superi il limite di 2 gradi in più.

Secondo Betts «Quattro gradi di riscaldamento, in media su tutto il globo, si traducono in un riscaldamento ancora maggiore in molte regioni, insieme a grandi cambiamenti nelle precipitazioni. Se le emissioni di gas serra non vengono tagliate al più presto, potremo vedere grandi cambiamenti climatici nel corso della nostra vita».

Lo studio dimostra che un aumento della temperatura media globale di 4 gradi sarebbe un pericoloso punto di non ritorno e che questo potrebbe già accadere entro il 2060, con un aumento della siccità, l'innalzamento del livello dei mari ed il collasso di importanti ecosistemi.

Lo studio prevede che in alcune aree il global warming potrebbe portare ad un rialzi delle temperature di 10 gradi; nello scenario high-emissions del rapporto l'aumento della temperatura nell'Artico potrebbe raggiungere i più 15,2 gradi, facendo aumentare lo scioglimento dei ghiacci e provocando un maggiore assorbimento delle radiazioni solari; Nell'Africa occidentale e meridionali è previsto un forte aumento delle temperature fino a 10 gradi con una crescita della siccità; In diverse altre zone della terra il riscaldamento potrebbe salire di 7 sette gradi o più; In alcune aree le precipitazioni potrebbe diminuire del 20% o più con un aumento delle zone aride e della desertificazione. Tutti i computer models evidenziano una riduzione delle precipitazioni in Europa occidentale e meridionale, Africa, America Centrale, Mediterraneo e zone costiere dell'Australia; In altre aree, come in India, le precipitazioni potrebbero aumentare del 20% o più, ma la maggiore piovosità aumenterà il rischio di inondazioni.

Secondo Betts «Insieme, questi impatti avranno conseguenze molto pesanti per la sicurezza alimentare, la disponibilità di acqua e la sanità. Tuttavia, è possibile evitare questi pericolosi livelli di aumento della temperatura riducendo le emissioni di gas serra. . Se ci sarà il picco delle emissioni globali entro il prossimo decennio e poi diminuiranno rapidamente, potrebbe essere possibile evitare almeno la metà dei 4 gradi di riscaldamento».

Commentando le allarmanti previsioni di "4 degrees and beyond", un portavoce del Decc ha detto: «Questo rapporto illustra il motivo per cui è imperativo per il mondo di raggiungere un accordo ambizioso sul clima a Copenaghen, che mantenga l'aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi».

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