c Prato lancia il cardato ecologico - 08/09/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 08/09/2009]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Equo.it]
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Prato lancia il cardato ecologico

Il tessile pratese si converte all’ecologia nel tentativo di conquistare i produttori d’abiti che si rivolgono a un pubblico attento al tema dell’ambiente. Verra’ presentato a Parigi, a meta’ settembre, il marchio ‘Cardato regenerated CO2 neutral’ che servira’ a certificare a livello internazionale i tessuti prodotti nel rispetto della natura e all’insegna del risparmio di materie prime e risorse ambientali come emissioni di CO2 in atmosfera ridottissime (e misurate durante le fasi di produzione), fibre in larga parte riciclate cosi’ come l’acqua, depurata, per colorare i tessuti. L’operazione, della quale e’ garante la Camera di commercio di Prato, verra’ presentata tra il 15 e il 18 settembre prossimi a ‘Premiere vision’ la piu’ importante fiera tessile del mondo che si svolge due volte all’anno a Parigi. La delegazione dei produttori pratesi che hanno gia’ realizzato i loro campioni col filato in questione potra’ contare anche su uno stand dedicato al nuovo marchio. ”Avevamo presentato la fibra rigenerata CO2 neutral a Pitti Filati di gennaio scorso, a Firenze - ha detto il presidente della Camera di commercio di Prato, Carlo Longo - Poi sono stati gli stessi produttori a chiedere il marchio specifico con il quale potranno dimostrare ai propri clienti il doppio virtuosismo della loro produzione”. Partner dell’iniziativa è il Consorzio per la valorizzazione e la tutela dei prodotti tessili cardati, che ha collaborato all’individuazione delle 8 aziende della filiera-tipo sulle quali è stata sperimentata l’operazione, con la consulenza di Prima Q. La validazione delle emissioni di CO2 prodotte nel ciclo di lavorazione del cardato è stata affidata a TUV Italia, l’autorevole ente di certificazione ed ispezione filiale della società tedesca TUV Sud che per la prima volta ha sperimentato questo percorso per il settore tessile proprio per il cardato pratese. COS’E’ CARBON NEUTRAL: Il termine carbon neutral viene usato per descrivere lo stato in cui le emissioni di CO2 sono state annullate e “compensate” dall`acquisto di credito carbonico (contribuendo al rimboscamento di alcune aree del pianeta o con il finanziamento di progetti con fonti energetiche rinnovabili). In questa prima fase la scelta di acquistare “crediti” sul mercato è quella che permette di raggiungere l’obiettivo finale più velocemente. Le successive fasi del progetto prevedono invece di stimolare le aziende a mettere in campo processi virtuosi per diminuire le proprie emissioni già in fase di produzione. QUANTO INQUINA IL TESSUTO? Un ente autorevole anglosassone, il Carbon Trust, ha misurato che mediamente per la produzione di una t-shirt da uomo in cotone si immettono in atmosfera 6500Kg di CO2; per la produzione di un kg di lana rigenerata se ne immettono appena 100,65 g. Anche se la proporzione non è immediata, sicuramente si può affermare che la produzione di un capo con lana rigenerata ha già in partenza un minore impatto. L’annullamento della CO2 nella per la preparazione della fibra rende i prodotti tessili cardati pratesi ancora più virtuosi. LE AZIENDE COINVOLTE: Per avviare il progetto è stato selezionato un ristretto gruppo di aziende che in via sperimentale sono state verificate per mettere a punto il protocollo sulle emissioni. Le aziende coinvolte sono 8 e coprono le varie fasi della filiera di lavorazione della lana rigenerata. Sono: Lavati Giulio e figli Snc; Carbonizzo Usella Srl; Rosati Roberto Spa; Nuova Fratelli Boretti Srl; Rosati Amberto Sas; Progetto Lana Srl; Morganti Roberto Srl; Carpi Srl. Complessivamente rappresentano circa il 75% della produzione tessile cardata di Prato. Ogni anno a Prato vengono riciclate 22 mila tonnellate di “stracci”, che vengono lavorati con la tecnica della cardatura. I filati sono prodotti con l’impiego di fibre vergini, o ottenute dal riciclo di tessuti o dai ritagli di maglieria, sia nuovi che usati. La caratteristica di questa lavorazione è l’utilizzo di fibre corte e anche non omogenee, che vengono miscelate tra loro per creare le più diverse composizioni.

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