c Bimbo con il fucile, pubblicità-choc - 23/07/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 23/07/2009]
[Categorie: Animali ]
[Fonte: Corriere.it]
[Autore: Mariolina Iossa]
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L’immagine per la campagna tesseramento. Critiche da ambientalisti, partiti e Telefono blu

Bimbo con il fucile, pubblicità-choc
Federcaccia sommersa dalle proteste. Il presidente: sono pentito

ROMA—Un bambino piccolo, tra i sette e gli otto anni, in tuta mimetica, seduto su una balla di fieno, guarda verso il cielo, in bocca il fischietto che serve per richiamare gli uccelli e sul terreno, poco distante da lui, un fucile. La foto che Federcaccia ha scelto per la sua campagna di tesseramento 2009 sembra quasi fatta apposta per far arrabbiare tutti assieme gli animalisti, gli ambientalisti, le associazioni a tutela dell’infanzia, la politica tutta di destra e di sinistra. Sembra una boutade estiva più che una provocazione.

E invece non è né l’una né l’altra. L’unico a condividere quella foto è l’ormai famoso deputato del Pdl Franco Orsi, relatore del ddl sulla caccia da oggi all’esame del Senato (gravato da oltre 1.200 emendamenti), che vuole abbassare a 16 anni il limite d’età per praticarla. Solo Orsi, insomma, non ci trova «nulla di strano in quell’immagine », mentre lo stesso presidente di Federcaccia Gianluca Dall’Olio, dopo lo scoppio della «bomba» provocata dalla foto da lui stesso scelta assieme ai suoi collaboratori ricavandola da un grosso archivio europeo online, se potesse tornare indietro farebbe tutt’altra scelta. «Non volevamo sollevare un polverone di questa portata», dice. «Sì capisco, potrebbe essere un boomerang », aggiunge. «E vabbe’, se insiste, è vero, sono un po’ pentito. Sarebbe stato meglio optare per un ragazzo con qualche anno in più—ammette alla fine —. Ma non un vecchio. Perché la nostra campagna ha uno scopo preciso: trasmettere la cultura della caccia alle nuove generazioni, avvicinarle a questo sport, l’età dei cacciatori italiani va dai 65 ai 78 anni. Non va bene così. La caccia rischia di finire se non c’è un ricambio generazionale».

Se questo «sport» si esaurisce per mancanza di adepti non sarà poi un gran male, replicano le associazioni di cui prima, che naturalmente vedono quella foto come fumo negli occhi. «Provocazione»? «Pura follia»? C’è di tutto nelle reazioni. «Federcaccia spara contro la serenità dei bambini e la loro capacità di vivere in armonia con la natura», si ribella Sara Fioravanti del Wwf. L’Enpa chiede il ritiro immediato della campagna, pensa che la foto sia «agghiacciante» e aggiunge: «Gli interessi di una piccola lobby non devono assolutamente giustificare l’incivile strumentalizzazione di un minore. Armare i minorenni, è forse questa l’idea di civiltà di cui intendono farsi promotrici le doppiette?». «Se iniziamo a far vedere i bambini con i fucili o i giovani con il whisky siamo rovinati», continua il presidente di Telefono Blu, Pierre Orsoni.

«Quella foto non fa venire in mente la caccia ma fa passare il messaggio che un bambino può utilizzare legittimamente un’arma da fuoco», si rammarica Elisabetta Scala del Moige (movimento genitori). E ancora: «Quella foto fa pensare alla tragedia dei bambini soldato», dice il presidente di Legambiente Roberto Della Seta (Pd); «È ignobile e vergognosa» la considera il verde Angelo Bonelli, sollecitando l’intervento del garante per l’Infanzia. Anche la politica, sia di qua sia di là, se la prende con Federcaccia. «Un’immagine di pessimo gusto, non capisco a chi possa essere venuta in mente una cosa del genere», chiosa la deputata Gabriella Carlucci, vicepresidente Pdl della commissione bicamerale per l’Infanzia, in perfetto accordo con l’altra vicepresidente della stessa commissione, la senatrice del Pd Anna Serafini: «Mettere un bambino in tuta mimetica vicino a un fucile è un’immagine scioccante. La presidente Alessandra Mussolini è ancora più drastica: «Una cosa grave e molto brutta».

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