c Shell a processo - 28/05/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 28/05/2009]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: La nuova ecologia]
[Autore: MICHELE GRECO e ILENIA MIRANDA]
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Shell a processo
Si è riaperto a New York il processo contro il gigante petrolifero anglo-olandese, accusato di avere finanziato, armato e agevolato l’esercito nigeriano nell’impiccagione, nel ‘95, dello scrittore Ken Saro Wiwa insieme ad altri otto ambientalisti di etnia Ogoni

Si è riaperto a New York il processo contro il gigante petrolifero Shell. La multinazionale petrolifera anglo-olandese è accusata di avere finanziato, armato e agevolato l’esercito nigeriano nell’impiccagione, nel ‘95, dello scrittore Ken Saro Wiwa insieme ad altri otto ambientalisti di etnia Ogoni. Saro Wiwa si batteva contro la distruzione ambientale e gli abusi compiuti dalla multinazionale nella regione, ricca di petrolio, del delta del Niger. La compagnia è anche accusata di complicità nella detenzione, tortura ed esilio di Owens Wiwa, fratello di Saro-Wiwa. Al tempo della condanna di Saro-Wiwa, a cui fu negata un'adeguata difesa legale, la Shell fu al centro di un'ondata di proteste e la Nigeria fu sospesa dal Commonwealth.


La causa, promossa dai familiari dell’intellettuale di fronte alla corte del distretto di New York, è giunta a una tappa fondamentale. Ad aprile, infatti, la corte ha respinto l’ennesima istanza con cui i difensori della Shell hanno tentato di bloccare il processo, fissando la prima udienza dibattimentale per il 26 maggio.La Shell è chiamata a rispondere dell’accusa di concorso in crimini contro l’umanità, uccisione extragiudiziale, tortura e detenzione arbitraria. Si tratta di una data storica non solo per il diritto internazionale dei diritti umani e dell’ambiente ma anche, e soprattutto, per l’affermazione di un nuovo concetto di responsabilità sociale dell’impresa. Questo caso potrebbe creare un precedente per le multinazionali responsabili di violazioni dei diritti umani nei paesi in cui operano.

 

Earthrights International e Ccr (Center for constitutional rights), associazioni che hanno garantito il sostengo legale ai familiari delle vittime, hanno lanciato una campagna internazionale finalizzata a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul caso proprio in vista dell’avvio del processo. È stato creato un sito internet dedicato alla causa Wiwa v. Shell (www.wiwavshell.org), dove è disponibile un video in cui è ricostruita l’intera vicenda e documentata la tragedia ambientale e umanitaria vissuta dagli abitanti del delta del Niger. Il video può essere facilmente collegato (utilizzando l’apposito plug-in sotto al banner) ai social network più diffusi (MySpace, Facebook, Twitter), sui quali sono peraltro già attivi gruppi che seguono il procedimento giudiziario (su Facebook: “The case against Shell”).

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