c Il Riciclo: una risorsa per il sistema paese - 21/10/2008 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 21/10/2008]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: Ecoradio]
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Il Riciclo: una risorsa per il sistema paese

L’industria del riciclo e recupero, un comparto in crescita esponenziale, avvicina il paese agli obiettivi di Kyoto e dell’UE con risparmio di energia e di emissioni.
È stato presentato oggi, presso il Senato della Repubblica – Sala dell’ex Hotel Bologna - “Il riciclo ecoefficiente - Performance e scenari economici, ambientali ed energetici”, un volume sull’economia del riciclo nel mercato globale, curato da Duccio Bianchi, dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia, nell’ambito del Kyoto Club e promosso da CIAL, COBAT, COMIECO, COOU, CNA, COREPLA, FEDERAMBIENTE, FISE UNIRE, e MP AMBIENTE. Riciclo, un’industria in crescita: 17,2% e 13.000 occupati Lo studio analizza le performance dell’industria del riciclo, una vera e propria “industria nell’industria”, che nel 2007 è cresciuta a un ritmo pari al 17,2%, in netta controtendenza rispetto agli altri comparti, e tra il 2000 e il 2005 ha visto aumentare le imprese del 13% (sono circa 2.500 in totale) e gli occupati del 47% (al 2005 erano circa 13.000). Le attività di recupero e riciclo costituiscono oggi una risorsa fondamentale del sistema industriale, a livello italiano e internazionale. Negli ultimi anni si è assistito a un vero e proprio “boom” della commercializzazione delle “materie prime secondarie” e, grazie agli effetti della globalizzazione dei mercati, alla nascita di un flusso di esportazione di queste ultime verso i paesi emergenti (Cina e India fra tutti). 52 milioni di tonnellate di rifiuti avviati a riciclo e recupero In Italia, secondo i dati della pubblicazione, nel corso del 2007 sono state avviate a recupero e riciclo circa 52 milioni di tonnellate di rifiuti (una cifra pari al doppio della quantità di rifiuti urbani prodotti nel nostro paese ogni anno) con evidenti vantaggi per l’ambiente derivanti dalla riduzione dell’uso di risorse (rinnovabili e non rinnovabili), dalla riduzione dei consumi energetici e idrici, e dalla riduzione delle emissioni atmosferiche legate direttamente o indirettamente ai cicli produttivi. Basti pensare che per la produzione di acciaio, alluminio, piombo e carta, oltre il 50% degli input produttivi è costituito da scarti o rifiuti avviati a riciclo, mentre per alcuni tipi di vetro si può raggiungere anche il 95%. I benefici per l’energia e il clima Per quanto riguarda il nostro paese “gli impatti” della fliera di recupero e riciclo, ad oggi, sono pari a minor consumo di energia per 15 milioni di TEP (tonnellata equivalente di petrolio), minori emissioni di CO2 per un totale di 55 milioni di tonnellate equivalenti. Ne “Il riciclo ecoefficiente” si fa riferimento anche all’apporto decisivo che il riciclo potrebbe garantire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti per l’Italia dal programma conosciuto come “20 20 20” dell’Unione Europea. Secondo lo studio, ipotizzando per il 2020 un ulteriore sviluppo dell’industria del riciclo e dei suoi volumi, con una crescita del 15% rispetto ai livelli attuali, si potrebbe raggiungere un doppio risultato, da un lato di ridurre i consumi energetici di 5 ulteriori milioni di tep, (tonnellate equivalenti di petrolio), pari al 32% dell’obiettivo nazionale di efficienza energetica al 2020 e dall’altro di ridurre le emissioni di CO2 di oltre 17 milioni di tonnellate, pari al 18% dell’obiettivo nazionale di riduzione delle emissioni al 2020. “Il sistema del recupero-riciclo - sostiene Duccio Bianchi, dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, nonché autore dello studio - ha dato vita a un vero e proprio comparto industriale, tecnologicamente e ambientalmente avanzato, in grado di coniugare le esigenze della tutela con quelle dello sviluppo”. “Un’industria che nel solo continente europeo - prosegue Bianchi - è cresciuta dal 2000 ad oggi di oltre 50 punti percentuali, a ritmi più di tre volte superiori rispetto all’indice della produzione industriale nello stesso periodo. Il rapporto - conclude Bianchi - analizza per ciascun materiale i risultati delle analisi ambientali e del ciclo di vita, evidenziando inoltre il contributo che il riciclo nel suo complesso può garantire all’Italia nel compimento degli obblighi comunitari e in termini di benefici per l’ambiente”. “[…]i dati di questo studio - sostiene il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo, nella prefazione del rapporto - evidenziano come l’economia del riciclo contribuisca in maniera sostanziale all’ecoefficienza generale del sistema. Le politiche messe in atto dal nostro Paese, per il raggiungimento di obiettivi di tutela ambientale nel settore del recupero e del riciclo hanno saputo trasformare potenziali vincoli in straordinarie opportunità sul versante industriale. Tutto questo determina non solo l’espansione del settore riciclo in termini di fatturato ma anche una grande opportunità di crescita dell’occupazione”. “L’economia del recupero-riciclo contribuisce in maniera sostanziale all’esigenza dello sviluppo economico, alla tutela dell’ambiente ed è in linea con gli obiettivi previsti dalla comunità europea.” Questo è quanto afferma Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco e Coordinatore Gruppo di Lavoro Recupero e Riciclo Kyoto Club. “Il sistema, dettagliatamente analizzato nel rapporto ‘Il riciclo ecoefficiente’ - sostiene Montalbetti - determina significativi risparmi energetici e di uso di risorse non rinnovabili, e contemporaneamente consente notevoli riduzioni di emissioni di anidride carbonica. È necessario che le istituzioni diano il giusto sostegno a un comparto industriale che fa bene all’ambiente e contribuisce allo sviluppo del Paese”. Alla presentazione della pubblicazione, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, erano presenti i rappresentanti degli enti promotori, tra cui Piero Attoma, Presidente Comieco, Daniele Fortini, Presidente Federambiente, Roberta Marchesi, Amministratore Delegato MP Ambiente, Antonio Mastrostefano, Vice Presidente COOU, Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco e Coordinatore Gruppo Riciclo e Recupero Kyoto Club, Giancarlo Morandi, Presidente Cobat, Antonio Russo, Direttore Generale CNA, Corrado Scapino, Presidente Fise-Unire, Gino Schiona, Direttore Generale CiAl e Cesare Spreafico, Direttore Generale Corepla e Sergio Andreis, Direttore di Kyoto Club. Sono intervenuti al convegno di presentazione l’On. Roberto Menia, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il senatore Antonio d’Alì, Presidente della Commissione Territorio, Ambiente, Beni Ambientali del Senato, l’On. Ermete Realacci, membro della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e Aldo Fumagalli Romario, Presidente della Commissione Sviluppo Sostenibile di Confindustria

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