c Land grabbing in Africa - la mappa - 30/05/2012 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 30/05/2012]
[Categorie: Alimentazione;Economia;Pace;Politica; ]
[Fonte: Ecoalfabeta]
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Land grabbing in Africa - la mappa
Multinazionali e governi stranieri stanno correndo ad accaparrarsi terre in Africa, per garantirsi cibo e biofuel. Il nuovo colonialismo avanza e minaccia centinaia di milioni di contadini

Land grabbing Africa mappa 2.jpg

Su questo pianeta la terra coltivabile non è infinita: ne abbiamo circa 0,22 ha a testa (1). Il denaro non può creare terra coltivata dove non c'è, ma dà il potere a chi ne ha di più di portare via la terra a chi ne ha di meno.

E' il tragico fenomeno del land grabbing, ovvero il nuovo colonialismo.

La mappa qui sopra mostra i principali accapparramenti di Terra in Africa. E' una stima per difetto, relativa solo alle transazioni documentate. (2) Il confronto tra le aree acquisite dalle multinazionali o dagli stati e la terra totale disponibile per la popolazione locale è impressionante.

Circa 30 milioni di ettari (3), pari al 15% della terra arabile africana è già in altre mani. Per fare cosa? Coltivarci mais, grano riso, canna da zucchero, palma da olio,  jatropha per biofuel oppure tagliare la foresta o scavare miniere o pozzi petroliferi.

Se non si porrà un freno a livello internazionale a queste pratiche "selvagge", le guerre per la terra faranno impallidire quelle per l'acqua. Il land grabbing è l'esatto opposto della sovranità alimentare, cioè del diritto dei popoli a coltivare ciò che desidera per nutrirsi.

(1) Mi riferisco alla terra "buona", cioè quella ad alta resa destinata ai raccolti annuali (cereali, legumi, semi oleosi ecc) oppure alle colture permanenti (alberi da frutta). Altri 0,5 ha pro capite sono destinati a pascolo, perchè meno produttivi. Ogni ulteriore espansione della terra coltivabile implica deforestazione.

(2) Fonti. Il database più completo è quello di landportal.info; ulteriori dati sono disponibili su farmlandgrab.org, sulla mappa generata dall'IFPRI e sull'Internazionale della scorsa settimana (n.949).

(3) Questa cifra deriva dalla somma dei parziali che ho trovato nelle varie fonti. Qualcuno tuttavia parla di numeri assai più alti, forse fino a 46 milioni di ha.

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