c Terremoti: a generare quelli locali è pure l'estrazione dello scisto - 19/04/2012 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 19/04/2012]
[Categorie: Ecologia;Economia;Scienza; ]
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Terremoti: a generare quelli locali è pure l'estrazione dello scisto
Estrarre lo shale gas, grande alternativa al petrolio in questa fase in cui il prezzo del barile è caro, genera piccoli sismi locali.

Si moltiplicano i terremoti e forse è colpa anche delle attività dell’uomo. Nella nuova percezione che la comunicazione globalizzata genera in ogni angolo del pianeta, si vivono tutti i giorni con sempre più ansia le notizie di grandi e piccoli eventi sismici.

Che però, nonostante sembrino più frequenti – giurano gli scienziati e i geologi – non sono né diminuiti né aumentati. La spiegazione alla base del fenomeno è quasi sempre quella appurata da tempo come causa essenziale: lo spostamento costante delle placche tettoniche.

Ma ora a questa motivazione classica se ne aggiunge in qualche caso un’altra, nuova ed originale, ma a quanto pare più seria e attendibile della teoria che da un peso anche al movimento degli astri. La colpa potrebbe essere della crescente tendenza a frantumare le rocce in profondità per estrarre lo shale gas, grande alternativa al petrolio in questa fase in cui il prezzo del barile, pur stabile di poco sopra i 100 dollari, tende a rimanere su livelli costosi.

A sollevare il problema a livello europeo e ad attaccare su questo punto i sostenitori dello shale gas è l’associazione europea Food & Water Europe che accusa il deputato popolare polacco Boguslaw Sonik di aver presentato alla Commissione Ue un rapporto che intenzionalmente sottostima gli impatti ambientali dello shale gas per fare passare il principio che il settore possa essere lasciato alla libera regolamentazione dei diversi Paesi dell’Unione.

Sullo scisto l’orientamento dei vari governi mondiali è quanto mai variegato. Si sono pronunciati contro Bulgaria e Romania, sono largamente favorevoli, tra gli altri, oltre ai polacchi, gli americani, i russi, i canadesi e i cinesi.

Dal punto di vista degli ambientalisti lo shale gas, oltre che rovinare il paesaggio, pone di fronte ad almeno due criticità: bisogna frantumare le rocce attraverso il pompaggio ad altissima pressione di una miscela di acqua, sabbia e sostanze chimiche che alla fine rende improduttivo il terreno in superficie e inquina le falde; piccoli terremoti si verificano molto spesso nelle aree in cui avviene l’estrazione. Non è un caso che l’estrazione dello scisto sia vietata nelle aree in cui sono presenti centrali nucleari.

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