c Italia ambientalista, una storia difficile - 25/05/2011 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
Home Capitolo
APRE CAPITOLO RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Invia questa notizia ai tuoi conoscenti
Home Sito
APRE IL SITO DI PROGETTO GAIA
[Data: 25/05/2011]
[Categorie: Alimentazione ]
[Fonte: Ecoradio]
[Autore: ]
Social network:                e decine d'altri attraverso addthis.com Tutti gli altri con: addthis.com 

Spazio autogestito Google


Italia ambientalista, una storia difficile
Nel libro di Gianluigi Della Valentina le tappe del nostro "sviluppo insostenibile"

"Nel corso della storia, le società organizzano gli originari spazi naturali in funzione dei propri bisogni, trasformandoli in territori che ogni generazione eredita da quelli precedenti e sui quali, a sua volta, interviene, modificandone incessantemente la forma e il senso".

Inizia così Storia dell'ambientalismo in Italia, di Gianluigi Della Valentina, un saggio appena pubblicato che ricostruisce il percorso e il panorama attuale (politiche, movimenti, partiti, istituzioni) del variegato fronte ecologista italiano.

"L'ambientalismo italiano è anche una storia di occasioni perdute", ci dice l'autore del libro, che insegna Storia economica all'Università di Bergamo. "Per questo il sottotitolo è proprio Lo sviluppo insostenibile. Fra gli anni 50 e gli anni 80, l'Italia è cresciuta in modo frenetico sull'onda del miracolo economico. Ma è stato uno sviluppo prevalentemente quantitativo, con grossi ritardi per quanto riguarda invece la qualità della vita e dell'ambiente".

"Credo che uno spartiacque sia stato Seveso", osserva Della Valentina, riferendosi all'incidente del 1976 alla fabbrica ICMESA, che provocò la fuoriuscita di una micidiale nube di diossina nella bassa Brianza. "Quando ci fu quell'incidente, all'improvviso balbettavano tutti. Nessuno sapeva cosa fare: non avevamo Protezione Civile, eravamo in ritardo con la legislazione. Il nostro era stato uno sviluppo a due velocità: le industrie erano cresciute moltissimo, ma restavano grandi ritardi nella protezione dell'ambiente e nella sicurezza dei luoghi di lavoro".

"Le due culture forti del nostro Paese, quella cattolica e quella comunista, arrivarono in ritardo su questi temi", ricorda ancora Gianluigi Della Valentina, "e anche dopo Seveso ci vollero anni perché venissero recepite le norme europee. Solo a partire dagli anni 80, e dopo Cernobyl, c'è stata una maturazione culturale di massa".

Ascolta l'intervista integrale a GIANLUIGI DELLA VALENTINA, realizzata da Emanuele Giordana

 

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE"

 

Per il nostro Emporio... clicca!CLICCA PER IL NOSTRO EMPORIO

 

Spazio autogestito Google