c “In dieci anni oltre 100mila le vittime dei disastri ambientali” - 19/01/2011 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
Home Capitolo
APRE CAPITOLO RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Invia questa notizia ai tuoi conoscenti
Home Sito
APRE IL SITO DI PROGETTO GAIA
[Data: 19/01/2011]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Zeroemission]
[Autore: ]
Social network:                e decine d'altri attraverso addthis.com Tutti gli altri con: addthis.com 

Spazio autogestito Google


“In dieci anni oltre 100mila le vittime dei disastri ambientali”
Riscaldamento globale, incidenti industriali e fuoriuscite di petrolio, calamità naturali sono le cause dell’incremento delle catastrofi ambientali in Europa: il loro numero è cresciuto nel periodo tra il 1998 e il 2009. E, parallelamente, quello delle loro vittime

'Mapping the impacts of natural hazards and technological accidents in Europe' è il nuovo rapporto dell’agenzia europea per l’Ambiente che fornisce un bilancio di dieci anni di disastri ambientali, su un periodo che va dal 1998 al 2009.

Il documento analizza tre tipi di catastrofi
: quelle legate ai cambiamenti climatici (come tempeste, incendi, siccità e inondazioni); quelle di natura geofisica (come valanghe di neve, frane, terremoti, eruzioni vulcaniche); e infine i guasti tecnologici legati alle attività umane (fuoriuscite di petrolio, incidenti industriali).

Mentre aumenta frequenza e intensità di questi fenomeni, cresce parallelamente anche il numero delle loro vittime: oltre 100mila le vittime nel periodo 1998-2009 in Europa. In totale sono oltre 11 milioni di persone, mentre le perdite economiche ammontano a circa 150 miliardi di euro. Gran parte dei decessi rilevati è ascrivibile alle alte temperature: solo il caldo record del 2003 ne avrebbe mietuto oltre 70mila in Europa.

Tempeste e inondazioni sono stati invece i disastri più costosi: 52 miliardi di euro per le inondazioni e 44 miliardi per le tempeste. I fenomeni geofisici sono quelli più stabili, anche se i terremoti hanno causato almeno 19mila vittime e perdite complessive per un ammontare di 29 miliardi di euro.

Gli incidenti 'tecnologici' sono quelli che in Europa hanno avuto un impatto maggiore sull'ambiente: le fuoriuscite di petrolio dalla Erika (1999) e dalla Prestige (2002) hanno causato i peggiori disastri ecologici nelle acque europee, mentre le perdite di sostanze tossiche dalle estrazioni di Aznacollar (Spagna, 1999) e Baia mare (Romania, 2000), hanno danneggiato l'ambiente non solo nell'immediato, ma anche a lungo termine.

Il rapporto Ue mette in guardia dai rischi del riscaldamento globale, che probabilmente in futuro sarà una delle cause principali dei disastri ambientali.

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE"

 

Per il nostro Emporio... clicca!CLICCA PER IL NOSTRO EMPORIO

 

Spazio autogestito Google