c Detersivi per l’ambiente, alla spina e concentrati - 19/01/2011 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 19/01/2011]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: Pianeta Verde]
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Detersivi per l’ambiente, alla spina e concentrati
Diverse aziende europee si sono già convertite ai prodotti versione “bonsai”, più verdi ed economici. Con quantità ridotte si lavano interi bucati e si risparmiano diverse migliaia di imballaggi l’anno. Grande successo anche per i detergenti alla spina, venduti sfusi come una volta

Ripulire l’ambiente con un misurino di detersivo, purché concentrato. L’idea è di un gruppo di aziende europee e mira a ridurre gli sprechi e la quantità di Co2 presente nell’atmosfera: produrre detergenti liquidi per il bucato più densi e a maggiore concentrazione, per permettere alle famiglie di usarne meno, diminuire gli imballaggi e i costi di trasporto. Il “Laundry Sustainability Projects for liquids” è un progetto comunitario che coinvolge tutti i Paesi dell’Ue, Italia compresa, oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.

Piccole dosi, grandi vantaggi. A lanciare l’iniziativa, a luglio dello scorso anno, è stata l’Aise (l’organo di rappresentanza del settore detergenza in Europa). L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale delle sostanze chimiche contenute nei detersivi e promuovere buone pratiche tra i consumatori, dopo il successo della prima campagna, avviata nel 2006 per i soli detergenti in polvere. La sfida è rivolta a tutte le aziende dell’Unione che fabbricano detersivi liquidi, sia quelli mono-dose che in bottiglia, destinati alla vendita al dettaglio, ma anche i flaconi di uso industriale. Le imprese hanno tempo fino alla scadenza, prevista per il 30 giugno 2011, per aderire. Chi partecipa si impegna a mettere in commercio detersivi più concentrati, che consentano di realizzare un intero bucato in lavatrice (in condizioni di sporco medio e usando acqua di media durezza) con massimo 75 ml di prodotto. Si stima, infatti, che riducendo a tali livelli la quantità di detergente necessaria per un lavaggio, ogni anno si produrranno 400mila tonnellate di detergenti liquidi in meno e l’imballaggio usato calerà di 16mila tonnellate. 14mila saranno invece, i viaggi di trasporto risparmiati. Le aziende produttrici che finora hanno preso parte al progetto sono Henkel, Unilever, Domal Wittol, Farbotex, Madel, Mc Bride e P&G. I loro detersivi concentrati sono efficaci come quelli tradizionali, ma per usarli è importante fare attenzione alle istruzioni di dosaggio presenti sulle confezioni. Occhio al simbolo del cesto del lavaggio posto sull’etichetta anteriore. Il logo indica il numero di bucati che si possono realizzare con il contenuto di un flacone. Per evitare qualsiasi dubbio nella lettura dell’etichetta e qualsiasi spreco basta seguire i consigli dell’Aise.

L’organizzazione europea insieme ad Assocasa (Associazione nazionale detergenti e specialità per l’industria e per la casa) ha attivato un portale che fornisce una serie di consigli utili sui prodotti per l’igiene di indumenti, tappezzeria e superfici domestiche e sul modo più sicuro ed eco-compatibile per usarli. Spostandosi attraverso le stanze di una casa virtuale e cliccando sui vari oggetti si possono leggere dritte e trucchi per pulire spendendo meno acqua ed energia con risultati migliori, sia per la tasca che per l’ambiente.

Comprare all’antica. Per risparmiare sul bucato un’altra soluzione sono poi i detersivi sfusi. Acquistare alla spina l’ammorbidente o il multiuso per i piatti sta diventando un’abitudine sempre più diffusa tra gli italiani. Un’alternativa intelligente ai fustini e ai bottiglioni preconfezionati che campeggiano sugli scaffali dei supermercati. Un tuffo nel passato, che riporta la memoria ai tempi in cui si andava a far la spesa muniti di contenitori di vetro. L’usanza è partita dal Piemonte nel 2006, per poi diffondersi nel Lazio e nelle altre regioni d’Italia anche attraverso iniziative della grande distribuzione. Nell’ultimo biennio, poi, stanno sorgendo i primi negozi specializzati esclusivamente nella vendita di prodotti alla spina. Il sistema è semplice: ci si accosta all’erogatore automatico (in ogni regione ci sono punti vendita dotati di un distributore) con un recipiente, si preme il pulsante e il gioco è fatto. Rifornirsi dal distributore ha i suoi vantaggi: non solo si risparmia sul costo dell’imballaggio (circa il 18-20% del prezzo) ma si producono anche meno rifiuti, a beneficio del pianeta. A differenza dei detersivi normali, i prodotti alla spina consentono una netta riduzione dei costi di packaging (confezionamento), poiché si risparmiano l’acqua, l’energia e le emissioni di Co2 normalmente impiegate dalle aziende per realizzare scatole e pacchi.

I detergenti sfusi, infatti, hanno bisogno solo di un tank (riutilizzabile anche per 3 anni) per il trasporto dalla fabbrica al punto vendita e del contenitore per il travaso, usato da chi compra. In genere, inoltre, la qualità dei prodotti è di buon livello, pari ai detersivi confezionati.

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