c Le prospettive della Costituente - 14/10/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 14/10/2010]
[Categorie: Politica ]
[Fonte: Greenreport.it]
[Autore: Guido Pollice]
Presidente Vas
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Le prospettive della Costituente
La Costituente ecologista appariva l’ultima prova d’appello per l’ambientalismo italiano. Devo dare atto ad Angelo Bonelli che la strada tutta in salita iniziata in questi ultimi mesi ha raggiunto un risultato insperato.

Bologna nel prossimo fine settimana si terrà il primo meeting della Costituente ecologista. Dopo l’ultimo congresso dei Verdi italiani di Fiuggi, avevo più volte espresso, anche sulle pagine di Terra, le mie dure critiche verso il soggetto politico verde che si era smarrito nei peggiori meandri della politica italiana in una autoreferenzialità che rappresentava il preludio alla fine in Italia di una esperienza politica ecologista. La Costituente ecologista appariva l’ultima prova d’appello per l’ambientalismo italiano. Devo dare atto ad Angelo Bonelli che la strada tutta in salita iniziata in questi ultimi mesi e che ha portato oltre 500 persone a firmare l’appello “Io cambio” per l’avvio di una fase costituente ecologista in Italia, ha raggiunto un risultato insperato. Oggi numerose personalità del mondo associativo ambientalista, scientifico, della cultura, dello spettacolo e della politica, condividono un percorso e un appello per dare un contributo “alla nascita di una moderna e ampia aggregazione ecologista, civica e democratica”.

Un’aggregazione che sappia affrontare i grandi problemi di oggi unendo in una nuova stagione di impegno civile e politico le migliori intelligenze, esperienze, associazioni, realtà politiche e sociali in un movimento federato che costruisca anche una nuova credibilità in politica degli ecologisti italiani”. Questo appello trasversale è sicuramente un primo importante risultato. Rappresenta un nuovo modo di fare politica e apre nuove prospettive se la costituente continuerà in un percorso aperto ai contributi di quel variegato e a volte pure contradditorio mondo rappresentato dall’ambientalismo associativo e ai contributi di quelle esperienze culturali firmatarie dell’appello prive di esperienze politiche ma ricche di contenuti ed idee. La Costituente sarà vincente se discuterà, ascolterà e affronterà, grazie alla multidisciplinarietà dei suoi proponenti, le problematiche nate, come ha scritto bene l’amico Cohn-Bendit, dalla convergenza delle tre grandi crisi - ecologica, finanziaria e sociale – che ci costringe a rimettere in discussione tutte le nostre abitudini, i nostri consumi e soprattutto le nostre ideologie novecentesche. Bisogna, parafrasando ancora Cohn-Bendit, reintrodurre l’ecologia nella politica.

In una fase così difficile per il nostro Paese dove anche le associazioni ecologiste come la nostra si trovano in profonda difficoltà ad affrontare le emergenze ambientali quotidiane, l’assenza spesso delle istituzioni e della politica sui grandi temi della trasformazione ambientale del nostro territorio che sempre di più equivale a una trasformazione sociale delle nostre comunità, evidenzia la necessità della presenza di un nuovo soggetto politico ecologico dentro e fuori, trasparente dentro e fuori, capace di creare consenso, entusiasmo e riaccendere passioni. Un soggetto che sia movimento e in movimento che dialoghi con le realtà ambientaliste italiane ed europee, che non sia autoreferenziale, che discuta prima dei contenuti e programmi e che non abbia la fretta di “schierarsi” subito e comunque senza prima aver concluso il suo processo costituente e abbia pertanto raccolto e condiviso conoscenze e saperi.

Ecco, la Costituente ecologista e gli amici verdi che escono da una fase difficilissima e ancora ricca di insidie, dovranno avere l’umiltà di ascoltare le tantissime storie che provengono dal nostro martoriato territorio, dalle nostre comunità, dai comitati di cittadini che lottano per la difesa di un parco, di un bene comune o contro una discarica, dovranno insomma tornare sul territorio e stare tra la gente, come una volta, come quando il soggetto verde era un riferimento credibile e convincente.

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