c Il concerto rock è una bomba ecologica - 16/03/2008 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 16/03/2008]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Promiseland]
[Autore: Carlo Brambilla]
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Il concerto rock è una bomba ecologica
15-03-2008 - Fonte: La Repubblica.it
Parte dai concerti rock "ecologici" che si terranno la prossima estate in giro per l'Italia la sfida per salvare il pianeta Terra. Cominciando a risparmiare l'energia che si consuma per produrre eventi musicali. Basterà seguire semplici consigli.

Quelli contenuti nel progetto "Edison - Change the music", con il quale l'operatore leader nel settore dell'energia elettrica e del gas in Italia, in collaborazione con case discografiche, artisti, organizzatori di eventi, promoter musicali, lancia la sfida della sostenibilità, del risparmio energetico e della riduzione dell'impatto ambientale. Dallo studio condotto dalla "Direzione Ricerca & Innovazione" di Edison, presentato in questi giorni a Milano, risulta come per ogni evento musicale di medie dimensioni (circa 5 mila persone) sia possibile ridurre le emissioni di CO2 di più del 70%. I tecnici hanno calcolato come tra impianto elettrico, spostamento dello staff e dei partecipanti in automobile, materiale pubblicitario stampato su carta bianca e pernottamenti, un concerto di medie dimensioni produca più di 110 tonnellate di CO2.

Lo stesso concerto, invece, utilizzando fonti di energia pulita (idroelettrico, solare o eolica), facendo spostare i partecipanti con un servizio di car-pooling (4 passeggeri per auto), stampando il materiale pubblicitario su carta riciclata, riciclando i rifiuti, a partire dalle lattine di birra e coca-cola, utilizzando bibite e snacks di provenienza locale, arriverebbe a produrre in totale solo 26 tonnellate di CO2.

"Le emissioni totali annuali derivanti da eventi musicali in Italia (stimabili in circa 50 mila ogni anno) ammontano a circa 45 mila tonnellate di CO2 - spiegano alla Edison. - Queste emissioni corrispondono alle emissioni generate da 6 mila famiglie medie italiane (composte da 3 persone) con i suoi consumi energetici (7,5 tonnellate di CO2 annue a famiglia). Oppure alle emissioni di 22.500 auto che percorrano ciascuna 10 mila chilometri". "Con questa iniziativa abbiamo voluto indirizzarci alle nuove generazioni - spiega Andrea Prandi, responsabile della comunicazione Edison".

Su Internet (www.myspace.com/edisonchangethemusic) si possono trovare informazioni sul risparmio energetico nella musica. Qui si accettano spunti e suggerimenti per ridurre l'impatto ambientale mentre si fa musica o la si ascolta. "Green Musik Book", una guida in divenire sul risparmio energetico, sarà aggiornata sul sito: www.edison.it/changethemusic. Mentre dal 21 marzo partirà sullo stesso sito "Contest", un concorso dedicato ai giovani musicisti non ancora impegnati con un contratto discografico. Tra i partecipanti verranno selezionati 9 artisti emergenti che potranno esibirsi all'interno della manifestazione "Edison-Change The Music" in estate in tutta Italia.

Da tempo il mondo della musica rock ha dimostrato di essere sensibile alle tematiche ambientali. Nel luglio dell'anno scorso "Live Eart" lanciò il suo Sos in musica per la terra malata. Per 24 ore in tutti i continenti, Antartide compreso, 150 star si sono esibite di fronte a una platea reale, televisiva e di internet, di 2 miliardi di persone. Lo scopo era esigere una svolta politica nella crisi del clima. Nella direzione del Protocollo di Kyoto, a cui gli Usa non hanno aderito, pur essendo responsabili del 36,1% del totale delle emissioni, va invece la nuova iniziativa musicale italiana. "Il nostro Paese si è posto come obiettivo una riduzione delle emissioni pari al 6,5% rispetto ai dati del 1990 - spiegano gli organizzatori. - Questa necessità diviene più urgente se consideriamo che negli ultimi anni in Italia si è registrato un aumento delle emissioni del 13%".

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