c Rapporto tecnico sul fallout di un ipotetico incidente nucleare a un epr localizzato a Chioggia - 15/09/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 15/09/2010]
[Categorie: Documenti;Ecologia ]
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Rapporto tecnico sul fallout di un ipotetico incidente nucleare a un epr localizzato a Chioggia
Rapporto elaborato dall’Istituto di Meteorologia dell’Università di Vienna e dall’Ecoistituto di Vienna per conto di Greenpeace Austria - 2010

L’analisi di cui si presenta la sintesi è una valutazione di cosa succederebbe se si verificasse un
incidente a una centrale nucleare posizionata a Chioggia. Lo studio è stato condotto
dall’Istituto di Meteorologia e dall’Ecoistituto di Vienna.
Il rilascio di radioattività (Cesio-137) dovuto al peggior incidente e' stato quantificato in base al
report di sicurezza per l'EPR presentato da AREVA alle autorità degli USA, che definisce 12
diverse categorie di rilascio in caso di incidente grave (“large release frequency”/LRF),
scegliendo la categoria di maggior probabilità descritta come “cedimento del sistema di
contenimento” (causa perdita fluido di raffreddamento) e di non-funzionamento del
Containment-spray (un sistema di sicurezza che eroga automaticamente uno spray ghiacciato
nel doppio contenimento per abbassare la pressione in caso di incidente). Questo evento può
provocare la fusione del nocciolo e il danneggiamento del recipiente a pressione del reattore.
Le analisi sono state effettuate a partire da condizioni meteo effettivamente accadute nel corso
del 1995, che è ritenuto per quell’area un “anno tipico”.
Nei casi riportati in figura 1 e 2 si ha un coinvolgimento essenzialmente della pianura padana
(con ampie ricadute anche in Austria): nel primo caso con dispersione verso nord (Trentino
Alto Adige e Austria), nel secondo caso la dispersione coinvolgerebbe soprattutto l’area tra
Bologna e Milano e a sud anche verso Firenze e oltre. Nei casi riportati nelle figure 3 e 4 si ha
un coinvolgimento significativo (oltre che del versante italiano) dell’Austria, con valori di
contaminazione di 100kBq Cs-137 per metro quadro.
In Italia si avrebbero ampie aree con oltre 1.000 kBq/mq, dunque valori dello stesso ordine di
quelli maggiormente contaminati dalla nube di Cernobyl.

Scarica il rapporto in Pdf

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