c Le famiglie gay si allargano - 20/02/2008 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 20/02/2008]
[Categorie: Politica ]
[Fonte: Peacereporter]
[Autore: Naoki Tomasini]
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Le famiglie gay si allargano
12.2.2008
Israele approva il diritto delle coppie gay di adottare figli, è polemica

Nonostante la forte influenza della parte ortodossa della sua società, Israele ha recentemente approvato il diritto delle coppie gay di adottare figli. La decisione è stata presa dall'avvocato generale israeliano Menachem Mazuz (lo stesso dei processi contro i figli di Sharon e contro i coloni che rifiutavano di lasciare Gush Katif ) e comunicata, domenica 10 febbraio, dal ministero della Giustizia. La notizia ha però già fatto arrabbiare diversi esponenti dei partiti più conservatori, come i deputati Zevulun Orlev e Avraham Ravitz, rispettivamente del National Religious Party e dello United Torah Judaism, Utj. I deputati hanno chiesto che una commissione della Knesset, il parlamento israeliano, si riunisca per discutere la spinosa questione, nella speranza di riuscire a emendarla.

Nuove famiglie. Prima della decisione di Mazuz le coppie omosessuali avevano il diritto di adottare figli di uno dei due, ma ora sarà possibile adottare anche figli non legati a sé biologicamente. In passato era capitato che alcune coppie omosessuali potessero avere figli, ma questo era legato a un cavillo procedurale, secondo cui il bambino doveva essere adottato all'estero, da un membro della coppia come genitore singolo. La nuova decisione fa piazza pulita di queste contorsioni burocratiche e non solo, rivoluziona anche il concetto di “coppia” interpretando il termine sia come unione di uomo e donna, che di due persone dello stesso sesso. “Ci sono unità familiari che sono diverse ma ugualmente legali” spiega l'avvocato Irit Rosenblum, fondatrice di New Family, un gruppo che si occupa dei diritti delle coppie omosessuali. Secondo la legge israeliana, la giurisdizione sui matrimoni e i divorzi è affidata ai rabbini ortodossi, che tradizionalmente si sono sempre opposti alla concessione di diritti alle coppie gay. “Il matrimonio omossessuale è contro natura, e lo è anche crescere bambini in questo modo” obietta Yakov Cohen del partito Utj. Di fatto, però, negli ultimi anni il movimento gay israeliano ha ottenuto alcune vittorie, più di quanto ottenuto dagli omosessuali di paesi ben più laici. Altre decisioni dei tribunali hanno stabilito ad esempio che il governo deve riconoscere le coppie omosessuali sposate all'estero, concedendo loro gli stessi diritti delle coppie etero.

Gay pride. Anche in Israele, comunque, la strada per la normalizzazione dell'amore omosessuale è ancora lunga. Lo dimostrano le polemiche che ogni anno scoppiano alla proposta di tenere una marcia del gay pride a Gerusalemme, a cui si oppongono con veemenza tutti i gruppi religiosi, secondo cui nella città Santa dovrebbero essere proibiti gli eventi che “insultano i valori religiosi e i sentimenti pubblici”. Nel giugno dello scorso anno, la marcia dell'orgoglio omosex andò in scena in forma ridotta, ma fu costellata di incidenti e arresti, soprattutto di gruppi ortodossi intenzionati a colpire i partecipanti. Tre persone rimasero accoltellate e 200 haredi (ultraortodossi) vennero arrestati. Esplosioni di violenza contro gli omosessuali si verificarono anche nel 2005, mentre nel 2006 la marcia fu annullata per precauzione. All'inizio di gennaio di quest'anno, alla Knesset si è tenuto un dibattito per discutere la proposta degli ortodossi di vietare il gay pride 2008. Secondo l'Association of Gay Men, Lesbians and Transgenders, Agudah, “se il provvedimento venisse approvato, Gerusalemme diventerebbe la capitale internazionale dell'oscurantismo”. Ma, a dimostrare che il dialogo è più polarizzato che mai, il deputato del partito ortodosso Shas ha replicato sostenendo che “l'omosessualità è un'epidemia, e dovrebbe essere trattata dal ministero della Salute come l'influenza aviaria”.

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