c Sperimentazione su animali: Fare Ambiente, no alla nuova direttiva - 07/09/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 07/09/2010]
[Categorie: Animali ]
[Fonte: Il Respiro]
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Sperimentazione su animali: Fare Ambiente, no alla nuova direttiva

“Il Parlamento europeo domani 8 settembre voterà il testo definitivo della direttiva sulla vivisezione, meno restrittivo rispetto alla normativa in vigore, compresa la possibilità di riutilizzare animali già sottoposti ad esperimenti. Abbiamo raccolto in questi giorni migliaia di adesioni alla nostra petizione, anche attraverso i nostri blog, per chiedere ai Parlamentari Europei più sensibili di votare NO alla revisione della direttiva 86/609 sulla sperimentazione su animali che risale al 1986”.

E’ quanto dichiara Piergiorgio Benvenuti, Responsabile dei rapporti istituzionali e Coordinatore per il Lazio del Movimento Ecologista Europeo – Fare Ambiente.

“Si tratta di esperimenti su animali randagi e domestici, in pratica cani e gatti, che termina dopo estenuanti tecniche con la morte. Una nuova direttiva europea –prosegue Benvenuti- maggiormente permissiva di quanto prevede in Italia la nostra legge in materia di esperimenti su animali viventi, ad esclusivo vantaggio della potente industria farmaceutica”.

“Dai dati forniti dall’UE nel 2005, ci sono 12 milioni di animali che vengono utilizzati in Europa per finalità di sperimentazioni. Poi vi sono un numero imprecisato –prosegue Benvenuti- di esperimenti per l’industria cosmetica”.

“La nostra iniziativa, quindi – conclude Benvenuti- è finalizzata da un lato a sollecitare una presa di posizione e quindi un voto contrario dei parlamentari europei italiani , a richiamare il rispetto del Trattato di Lisbona, entrato in vigore il primo dicembre 2009, che sancisce “il principio che l’Europa promuove e tutela il diritto degli animali a non subire sofferenze, in quanto esseri viventi capaci, come l’uomo, di provare dolore” ed un appello al Governo italiano affinché nel momento che la direttiva Ue entrerà in vigore, nel nostro Paese vengano confermate le normative più restrittive. Per questo anche dopo il voto di domani proseguiremo con la nostra iniziativa di raccolta di firme”.

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