c Fotovoltaico a terra in provincia di Cuneo: "Prima della moratoria regionale sono andati in fumo 100 ettari di terreno agricolo" - 01/09/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 01/09/2010]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: Eco dalle città]
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Fotovoltaico a terra in provincia di Cuneo: "Prima della moratoria regionale sono andati in fumo 100 ettari di terreno agricolo"
La presidente della Provincia di Cuneo Gancia ribadisce la sua posizione sugli impianti fotovoltaici a terra e stima in 100 ettari "lo sfregio al territorio agricolo della provincia prima della lodevole iniziativa presa dalla Regione Piemonte con la moratoria”. E rilancia l'appello al Governo affinché “si faccia carico delle proprie responsabilità"

“100 ettari, oltre 200 giornate piemontesi: a tanto ammonta lo sfregio al territorio agricolo arrecato dagli impianti fotovoltaici a terra autorizzati dalla sola Provincia di Cuneo prima della lodevole iniziativa presa dalla Regione Piemonte con la moratoria”. Così Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo, ha commentato la situazione a seguito dell’entrata in vigore, il 19 agosto scorso, della legge regionale n. 18/2010 che sancisce all’art. 27, per l’appunto, la moratoria sulle procedure relative ad impianti fotovoltaici non integrati che ricadono in aree agricole d’alto pregio.

"Mi trovavo e mi trovo tuttora -spiega il presidente Gancia- nel duplice imbarazzo di un cittadina cui sta a cuore la salvaguardia del territorio in cui vive e dell'amministratore che ha la responsabilità di un ente come la Provincia, privo, fino a ieri, di potestà discrezionali sull'argomento. La realizzazione di questi impianti, di dubbia utilità sul fronte del risparmio energetico, può infatti contare su vere e proprie "corsie preferenziali" create dal legislatore". Ora la novità della nuova legge regionale, fortemente voluta dal Presidente Cota e dal neoassessore all’energia Massimo Giordano che, sempre secondo la presidente Gancia, “si sono dimostrati lungimiranti e coraggiosi, doti non sempre così comuni in politica”. Da qui l’appello, urgente e davvero non più rinviabile, al legislatore nazionale, affinché “si faccia carico delle proprie responsabilità e ponga un freno definitivo ad iniziative che spesso nulla hanno d’imprenditoriale ma che molto di più hanno a che spartire con speculazioni selvagge e oltretutto scarsamente utili ai fini energetici”. “Difficile –ha concluso– non riandare con il pensiero ad un editoriale a firma del nostro illustre concittadino Luigi Einaudi comparso sul Corriere della Sera 88 anni fa, precisamente il 4 luglio 1922: pagine tuttora attuali in cui lo Statista aveva modo di scrivere: Urge perciò uscire da una situazione così pericolosa, per cui i privati spendono e lo stato paga, nel contempo scagliandosi contro il diritto alla sovvenzione, diritto pel quale si battono non soltanto i capitalisti interessati, ma anche intere città e intere regioni”.
Il comunicato stampa della Provincia di Cuneo puntualizza che i 100 ettari stimati tengono conto dei soli impianti autorizzati dalla Provincia mentre si può tranquillamente supporre che altrettanti siano quelli sottoposti ad autorizzazione comunale ed approvati.

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