c Caro onorevole Forcieri, facciamo solo il nostro mestiere - 05/02/2008 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 05/02/2008]
[Categorie: Politica ]
[Fonte: Peacereporter]
[Autore: Maso Notarianni]
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Editoriale di Peacereporter a seguito delle accuse del sottosegretario alla difesa (sotto)

Caro onorevole Forcieri, facciamo solo il nostro mestiere
Italia - 04.2.2008

Ci fa molto onore, non pensavamo di essere tanto importanti, la citazione ricevuta dal sottosegretario Lorenzo Forcieri in merito al presunto intervento delle truppe italiane nella provincia di Farah.
Ci accusa poi, nemmeno tanto velatamente, di voler condizionare la discussione sul decreto di rifinanziamento delle missioni militari all'estero che domani dovrebbe cominciare in commissione Difesa.
Vorremmo ricordare a Forcieri che PeaceReporter, come ogni giornale dovrebbe fare, ha solo riportato notizie e parole che arrivano dalle autorità afgane. Non è PeaceReporter a indicare tra gli italiani gli autori del bliz, ma il governatore della provincia di Farah, Ghulam Mohaidun Balouch. Mentre il governatore del distretto di Bakwa, Khan Agha ha aggiunto che i morti sono stati colpiti da pallottole e non da bombe sganciate da aerei.
Di questa notizia, e del coinvolgimento delle nostre truppe, ne hanno parlato anche l'agenzia francese Afp e il quotidiano Le Monde.
Fa specie che un uomo politico tenti così smaccatamente di screditare una fonte giornalistica, quasi a rimpiangere i tempi in cui vigeva ufficialmente la censura di guerra.
Quanto al voler condizionare i lavori del Parlamento e delle sue Commissioni, questo sì lo vorremmo poter fare. Ma sappiamo di non riuscirci, giacché i Parlamentari, i ministri, i sottosegretari e anche i membri delle commissioni non si fanno condizionare nemmeno dalla volontà dei loro elettori.


P.s. PeaceReporter, a metà gennaio, ha inviato a tutti i segretari di  partito, al ministro della Difesa, a quello degli Esteri, e al presidente della Repubblica, una sola domanda circa la loro opinione su quale ruolo dovessero avere l'Italia, e il Parlamento italiano, rispetto alla presenza e al coinvolgimento dei militari in Afghanistan. Da allora, solo l'onorevole Antonio Di Pietro ci ha risposto.
Noi il nostro mesiere lo sappiamo fare. Loro forse un po' meno, visto che neppure sulle scelte di morte (com'è quella di partecipare ad una guerra) sanno rispondere ai loro elettori e all'opinione pubblica.
 

'Si vogliono condizionare i lavori del Parlamento'
Le accuse del sottosegretario Forcieri a PeaceReporter
«In relazione alle notizie riportate da un'articolo di Peace Reporter dal titolo: "italiani all'attacco: vittime civili" e ripreso successivamente anche da alcune agenzie di stampa, è importante ribadire che la notizia è falsa e priva di ogni fondamento». Lo sostiene Lorenzo Forcieri, attuale sottosegretario alla Difesa. «Nell'esprimere dolore per la morte di alcuni civili causati dall'azione militare finalizzata a colpire dei terroristi talebani non posso non biasimare il comportamento di chi in Italia, per motivi ideologi o partitici, 'gioca' con tanta leggerezza con la vita delle persone e la credibilità dei militari italiani». «Non vorrei - continua il sottosegretario alla Difesa - che tutto questo fosse finalizzato a condizionare la discussione sul decreto di rifinanziamento delle missioni che inizia domani in Commissione Difesa. Il Parlamento ha assunto quasi all'unanimità impegni precisi con il governo afghano e la comunità internazionale per ristabilire la pace e la sicurezza in Afghanistan: sono certo che anche questa volta non farà mancare il sostegno ai cittadini afghani e alla credibilità dello Stato italiano» 

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