c Confermato il taglio sui Parchi - 20/07/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 20/07/2010]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: Vita.it]
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Confermato il taglio sui Parchi
Riduzione del 50% dei finanziamenti. Eppure le aree protette non sono solo costi...

Il maxiemendamento su cui il Senato ha votato la fiducia contiene la contestata norma che sancisce il taglio del 50% dei trasferimenti dei ministeri agli enti da loro controllati. Per il ministero dell'Ambiente, significa una scure sulle aree protette nazionali. Sino all'ultimo si era sperato in una marcia indietro, nel mondo ambientalista, anche in virtù delle parole del ministro Stefania Prestigiacomo.

Invece taglio confermato. E sopravvivenza stessa dei parchi seriamente minacciata. «Il nostro Paese ha scelto un sistema originale per festeggiare l’anno della biodiversità, ossia quello di chiudere i Parchi!», commenta amaramente il WWF Italia, «Infatti con il taglio non modificato dal maxiemendamento governativo approvato oggi dal Senato, le nostre aree protette non potranno mantenere gli impegni contrattuali già presi per la vigilanza, la fruizione, l’educazione ambientale e per quell’importante azione di conservazione della natura che ancora riesce a difendere quasi l’11% del territorio italiano».

«Siamo tornati in dietro di 50 anni», dichiara Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia e esponente di spicco di quel movimento di scienziati, intellettuali e gente comune che si sono battuti negli anni permettendo al nostro paese di passare dallo 0,63% di territorio protetto all’11% di oggi. Con questa manovra cancelliamo tutto. Non ci fermeremo finché Governo e Parlamento non rivedranno questa decisione e alle nostre aree protette, di terra e di mare, verrà data la giusta dignità e considerazione nelle politiche nazionali. Le aree protette rappresentano una risorsa anche economica importantissima e in questo momento di crisi dovrebbero essere valorizzate e non abbandonate», conclude Pratesi.

«Siamo profondamente delusi dalla versione del testo del maxiemendamento sulla manovra finanziaria, le speranze dopo gli incontri con i gruppi parlamentari del senato erano ben diverse» È quanto dichiarato dal presidente di Federparchi-Europarc Italia, Giampiero Sammuri, dopo la pubblicazione del testo definitivo della manovra. «Senza la modifica del comma 24 dell’articolo 7 – continua Sammuri - si chiudono di fatto molti dei 24 parchi nazionali che subiranno il dimezzamento del finanziamento statale riducendolo a 25 milioni di euro, senza che questo comporti alcun risparmio per lo stato. Tagli che per le aree protette in oggetto sono insostenibili tanto da non permettere loro il pagamento dei costi di gestione. In questo modo è a rischio l'attuazione della Strategia nazionale per la biodiversità, di recente pubblicata dal ministero dell'Ambiente, l'adempimento agli accordi internazionali della Carta di Siracusa firmata dal nostro governo e di tutti quei progetti che i parchi in modo costante attivano per aiutare e far crescere l'economia delle realtà circostati».

Eppure, i parchi nazionali non sono solo un costo per lo stato. A fronte di un investimento di 50 milioni all'anno, sono in grado di mettere in moto un giro d’affari di oltre 1 miliardo, con 80mila occupati e 35 milioni di turisti.

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