c L'energia del futuro: dalla finestra fotovoltaica ai gusci mangia-Co2 - 10/06/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 10/06/2010]
[Categorie: Ecologia ]
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L'energia del futuro: dalla finestra fotovoltaica ai gusci mangia-Co2
All'Eni Award premiato dal presidente Napolitano anche il 'debutto' di 2 giovani ricercatori italiani

ROMA - Attaccare la spiena del frigorifero alla finestra? Si puo', anzi si potra' presto fare. Infatti, in casa Eni i risultati delle ricerche sulle rinnovabili, e sulle eco-tecnologie, ci sono e sono interessanti. Come segnala Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, in occasione della consegna degli 'Eni award', oggi al Quirinale, "i risultati che otteniamo sono davvero promettenti". Ad esempio, "al Donegani abbiamo inventato la finestar fotovoltaica- spiega Scaroni- che, mantenendo la sua trasparenza, concentra tutta la radiazione ai bordi, a cui sono abbinate celle fotovoltaiche". Il risultato ottenuto dal Centro ricerche per le energie non convenzionali Eni e' che "una finestra di 3 metri quadrati genera energia sufficiente per far funzionare un frigorifero, ed i costi sono piu' bassi di quelli ei pannelli tradizionali poiche' l'utilizzo di semiconduttori viene limitato ai bordi della finestra".
Sempre sul fronte del solare fotovoltaico, per quanto riguarda il Solar frontier center di Boston, realizzato attraverso la collaborazione con il Mit (Massachusetts Institute of Technology), "che ho visitato qualche settimana fa, devo dire che la mia visita mi ha lasciato strabiliato", afferma l'ad Eni. Tra i progetti "piu' interessanti che ho visto- rivela Scaroni- ci sono delle celle fotovoltaiche sottili come carta- leggere, flessibili e poco costose- che permettono di estendere l'utilizzo del fotovoltaico in modi oggi impensabili". E a questo punto l'ad Eni tira fuori una di queste celle: delle dimensioni di un pacchetto di sigarette, ma quadrata, effettivamente ha l'aspetto e la flessibilita' di un foglio di carta.
Non solo, prosegue Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, al Solar frontier center Eni-Mit di Boston "ho poi visto micro-organismi geneticamente modificati per catturare la CO2 presente nell'aria e, combinandola con il calcio, trasformarla in gusci minerali". Insomma, "stiamo insegnando ai micro-organismi a comportarsi come i molluschi quando fanno i gusci", semplifica Scaroni, "trasformando la CO2 in sabbia calcarea". Questo progetto, aggiunge il top manager, "che ha come obiettivo la cattura CO2 nell'atmosfera e quindi la lotta all'effetto serra, replica la natura".
Certo, "sembra fantascienza immaginarsi miliardi e miliardi di micro-organismi che, in modo naturale, trasformano gas serra in sabbia calcarea- aggiunge Scaroni- ma si tratta di un progetto in pieno sviluppo, con il fondamentale contributo della ricerca della professoressa Angela Belcher del Mit, vincitrice della sezione Rinnovabili e energie non convenzionali di Eni award".
Insomma, conclude Scaroni, "dalla visita al Mit sono tornato con il convincimento che, se solo il 10% dei progetti che ho visto andra' a buon fine, daremo un contributo decisivo alla compatibilita' tra energia e ambiente".

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