c Deforestazione, colosso cartario indonesiano non ottiene certificazione - 21/04/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 21/04/2010]
[Categorie: Documenti;Ecologia ]
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Deforestazione, colosso cartario indonesiano non ottiene certificazione

5427314La lotta alla deforestazione vince una piccola battaglia. La APRIL, il secondo colosso cartario indonesiano, accusato di distruggere le foreste e violare i diritti umani, incassa il no alla certificazione Fsc. Le denunce ambientaliste hanno trovato conferma almeno parziale con la sospensione della certificazione FSC annunciata ieri da SmartWood, certificatore forestale indipendente. 

A darne notizia un comunicato dell’Osservatorio sulle foreste.

 La Asia Paper International Resources Limited (APRIL) aveva richiesto la certificazione Forest Stewardship Council (FSC), ma l’ente certificatore ha constatato come l’impresa non raggiunga gli standard minimi. La sospensione è stata decretata in seguito al ritrovamento di legname “controllato” proveniente dalla conversione di foreste naturali in piantagioni e la distruzione di foreste ad alto valore di conservazione, tra cui torbiere, oltre che per i conflitti con le comunità.

 

 

A tutt’oggi nessuna delle grandi cartiere indonesiane, APRIL e APP, che assieme controllano oltre l’80 per cento della produzione indonesiana, sono riuscite a ottenere una credibile certificazione ambientale e sociale. Già dal nel 2007, il FSC si era dal competitore della APRIL, la Asia Pulp and Paper (APP).
 

 

“Un esito scontato – commenta Sergio Baffoni di Terra! – Tanto la APRIL che la APP distruggono preziose foreste pluviali per espandere le proprie piantagioni. Minacciano la sopravvivenza stessa di specie come l’orango e la tigre di Sumatra, scacciano gli abitanti delle foreste, e mettono a rischio il clima globale, liberando in atmosfera ingenti quantità di carbonio, trattenuto dalle torbiere. Chi acquista carta o cellulosa da queste imprese si rende responsabile di un vero e proprio crimine ambientale”.
 

 

Secondo gruppo cartario indonesiano, la APRIL ha continuato a violare la legge, a drenare profonde torbiere, e ad espandere le proprie piantagioni di acacia ai danni delle foreste, e invadendo le terre dei villaggi.

“SmartWood non fa che confermare quello che le comunità forestali dell’Indonesia hanno sempre saputo”, ha aggiunto Syahrizal , leader comunità del villaggio di Teluk Meranti e promotore della Rete delle comunità torbiere. “La APRIL non rispetta i diritti delle comunità, si appropria delle nostre terre tradizionali e abbatte le foreste che sono la nostra fonte di cibo nostro cibo, alloggio e mezzi di sussistenza”.
 

 

Già lo scorso novembre la scandinava UPM Kymmene aveva rotto un contratto che la legava alla APRIL. Anche la APP non se la passa bene: imprese come Gucci, Office Depot e Unisource, hanno interrotto gli acquisti per non essere associati alle sue cattive pratiche. “Fino a quando le pratiche sul terreno non miglioreranno sensibilmente, carta e cellulosa indonesiane saranno off-limits, in quanto incompatibili con la responsabilità ambientale” spiega Lafcadio Cortesi di Rainforest Action Network.
 

 

La certificazione provvisoria della APRIL era stata assegnata un anno fa, per verificare se un’impresa discussa come la APRIL fosse in grado di migliorare le proprie pratiche e venire incontro ai requisiti minimi previsti dal FSC. In base alle regole della certificazione, l’azienda avrà un’opportunità di recuperare la certificazione: entro dieci giorni dovrà dimostrare di aver fermato la conversione delle foreste naturali in  piantagioni.

Secondo l’associazione indonesiana Walhi, non c’è
motivo di aspettare: “la certificazione deve essere revocata definitivamente, perché è ormai dimostrato che la APRIL non ha fermato le pessime pratiche delle sue operazioni, causando deforestazione e conflitti sociali” spiega il direttore Hariansyah Usman.

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