c Pulire senza esagerare - 29/09/2007 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 29/09/2007]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: Gevam Onlus]
[Autore: Redazione]
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Pulire senza esagerare
La pubblicità inganna, i pericoli sono più chimici che non biologici
21-09-2007

Martellati da pubblicità televisive a senso unico, che puntano alla vendita di prodotti per l’igiene della casa o della persona, ci ritroviamo spesso vittime della sindrome della massaia: l’ossessione per l’igiene. La lotta indefessa al germe si esaspera soprattutto nelle case dove gattonano bambini. Le madri più ansiose vedono con timore il momento in cui la prole inizia a mettere in bocca qualunque oggetto raccolto dal pavimento o anche solo le manine un po’ impolverate. Sperando di proteggerli dagli attacchi batterici, le casalinghe partono all’attacco con stracci e detergenti di ogni tipo. La verità è che i bimbi in casa sono sempre di più esposti alle allergie, alcune accentuate proprio dai prodotti chimici, che alle malattie batteriche. Al contrario, i batteri sono anche utili a sviluppare le naturali difese immunitarie dell’organismo. In definitiva, l’uso eccessivo di detergenti e disinfettanti è controproducente, è all’origine dell’inquinamento domestico ed è una delle cause della cosiddetta “sindrome dell’edificio malato”: un insieme di disturbi che colpisce in particolare le casalinghe.
Anche l’igiene personale non deve diventare un’ossessione: l’abuso di sostanze per la pulizia del corpo è dannoso per la salute, ma anche per l’ambiente. Ecco perché è inutile, e persino controproducente, fare uso ricorrente e abituale di prodotti particolarmente aggressivi, come i biocidi. Sono quelle sostanze disinfettanti, disinfestanti, insetticide o protettive che servono a sgominare o ad annichilire gli organismi indesiderati.
Finalità diverse
Esistono numerosi prodotti di questo tipo, ma con finalità piuttosto diverse: dall’igiene personale alla pulizia della casa, fino alle vere e proprie disinfestazioni. Grazie a uno o più ingredienti chimici agiscono sui batteri eliminandoli. Il nome “biocidi”, dunque, non deve ingannare: non si tratta di sostanze naturali o delicate (nulla a che vedere con il biologico), ma di prodotti che come dice il nome sono “capaci di uccidere gli organismi viventi”.
Ne esistono di diversi tipi in funzione del principio attivo che agisce e che ha diversi effetti collaterali su uomo e ambiente. Quelli considerati molto tossici o corrosivi non sono venduti al pubblico, mentre quelli nocivi, irritanti o sensibilizzanti si trovano in molti negozi. Esiste anche una categoria di questi prodotti detergenti che non richiede particolari precauzioni.
Dove si trovano
Nella categoria dei biocidi rientrano prodotti molto diversi, è importante conoscerli e distinguerli per farne un uso consapevole e adeguato. La legge identifica diversi gruppi di prodotti.
- Disinfettanti. Rimuovono lo sporco e disinfettano, riducendo la concentrazione dei batteri. Ci sono i disinfettanti e i detergenti per la pulizia della casa. In generale sono prodotti in polvere, liquidi e a spruzzo. Hanno un’azione antibatterica sulle superfici trattate: tra i più venduti Lysoform e Chante clair. Ci sono anche gli antisettici per uso personale: di solito sono preparati liquidi che disinfettano la pelle. Vantano una funzione preventiva, non curativa: sapone disinfettante Lysoform, salviettine milleusi Fresh&clean. In questa categoria rientrano i disinfettanti per animali, usati per esempio per disinfettare la cuccia del cane (spray Pet company) o gli antipulci.
- Disinfestanti. Servono ad allontanare o eliminare gli insetti e i parassiti dalla casa. Ci sono gli insetticidi (contro mosche, zanzare, vespe...), venduti di solito nel formato spray o come fornelletti elettrici. Contro scarafaggi e formiche esiste anche la versione in polvere, che ne facilita l’eliminazione (Baygon e Raid sono tra i più conosciuti). Contro i ratti esistono preparati in polvere e a esca, da usare nei casi di infestazione.
Alcuni prodotti, disponibili in lozioni, creme e spray, contengono ingredienti repellenti che tengono lontani gli insetti. Ci sono poi gli insetticidi per piante da appartamento o da giardino (in polvere, liquidi e spray) che contengono sostanze in grado di allontanare insetti e parassiti, senza ucciderli.
- Preservanti. Servono a mantenere in buono stato mobili e vestiti. Tra questi ci sono i prodotti antitarlo (liquidi e spray), da iniettare nei fori dei mobili o da cospargere sulla superficie. Eliminano gli insetti che si nutrono di legno. Per proteggere gli indumenti si possono usare i preparati antitarme (in polvere, solidi, gel, foglietti e palline), che salvaguardando i tessuti.
Esistono prodotti che si definiscono “naturali”, che potrebbero essere a base di sostanze chimiche di origine naturale oppure di essenze (come geranio o citronella). Conviene non fidarsi degli slogan pubblicitari: naturale non significa necessariamente sicuro o innocuo.
I rischi per la salute
I prodotti a base di sostanze chimiche, in particolare i biocidi, possono avere effetti importanti sulla salute. Basta leggere l’etichetta per rendersi conto delle sostanze poco gradevoli che contengono. Il rischio dipende dagli ingredienti e dalla concentrazione, che per legge è sempre riportata in etichetta, ma va ricordato che la tossicità è proprio una caratteristica intrinseca di questi prodotti capaci di distruggere le forme di vita. Quindi non vanno mai usati con leggerezza.
Ormai numerosi studi hanno dimostrato che diverse malattie (come asma, allergie, ma anche alcune forme di tumore) sono favorite dall’esposizione continuativa ai prodotti chimici. Quello che non è ancora chiaro è quanto sia diretta la correlazione tra malattia e sostanze indesiderate, ma è ormai noto che il rischio aumenta in concomitanza di diversi fattori: predisposizione genetica, tabagismo, radiazioni solari e fattori ambientali sfavorevoli (l’inquinamento urbano, per esempio) sono tutti pericolosi abbinamenti che concorrono allo sviluppo dei disturbi.
Riconoscere la causa all’origine del danno è quasi impossibile, anche perché i disturbi molto spesso si manifestano parecchi anni dopo l’esposizione alle sostanze chimiche. Cercare, però, di essere prudenti, per esempio moderando l’uso di questi prodotti pericolosi, è un’ottima arma di prevenzione, senza per questo voler demonizzare i disinfettanti per la casa o i prodotti affini. È bene sapere che altri prodotti per uso diverso, ma della stessa famiglia, (i pesticidi per esempio), contengono concentrazioni più alte di sostanze dannose. Per non rischiare, la precauzione è d’obbligo, soprattutto nei confronti dei bambini: per loro anche un’esposizione a basse dosi può essere pericolosa. Ad oggi si conoscono soprattutto gli effetti acuti dell’esposizione professionale e i gravi casi di intossicazione documentati dai centri antiveleni. Gli effetti a lungo termine sono ancora poco noti, ma si parla sempre più spesso di conseguenze molto insidiose per l’organismo in particolare sul sistema endocrino (e quindi sull’equilibrio ormonale), immunitario, neurologico e sui geni.
Simboli e precauzioni
Sulle confezioni si trovano i simboli che indicano la categoria e il rischio legato all’uso del prodotto: se può essere irritante, nocivo, infiammabile o dannoso per l’ambiente. Quando si usano queste sostanze a rischio è bene osservare alcune precauzioni.
- Quando si usano prodotti spray è necessario coprire stoviglie e alimenti e aerare bene i locali. Quando è possibile è meglio acquistare le soluzioni liquide al posto dei prodotti spray, che sono più rischiosi per occhi e apparato respiratorio.
- Conviene sempre lavarsi bene le mani dopo l’utilizzo del prodotto.
- Bisogna evitare di mettere diffusori antizanzare nelle camerette dei bambini e comunque è buona regola anche per gli adulti aerare bene i locali prima di dormire.
- Meglio rispettare le dosi consigliate: è inutilmente dannoso per sé e per l’ambiente abusare delle sostanze chimiche.
- I biocidi devono essere conservati in un luogo possibilmente aerato, inaccessibile ai bambini, nel loro imballaggio originale, che riporta le informazioni in etichetta.
Infine controllate se il prodotto riporta uno dei simboli che trovate di seguito: fatene uso solo se è realmente necessario.
Tra le principali cause di avvelenamento
Secondo i dati dei centri antiveleno, in Italia i biocidi sono una delle cause più comuni di avvelenamento.
I bambini sono i più esposti (più del 50% delle richieste di intervento interessano la fascia di età da 1 a 4 anni), ma è frequente l’avvelenamento anche tra gli adulti. Spesso si tratta di banali disattenzioni, che possono trarre in inganno non solo i bambini, ma tutti se non si presta particolare attenzione. Succede, per esempio, se si travasano i prodotti in contenitori diversi da quelli originali (come bottiglie dell’acqua o di bibite, oppure barattoli con l’etichetta alimentare). Un altro caso comune è l’uso non corretto o eccessivo del prodotto. In caso di ingestione di sostanze tossiche bisogna rivolgersi a un centro antiveleno o al Pronto soccorso più vicino: è sempre meglio non prendere iniziative personali. Il popolare ricorso a un sorso di latte non serve a nulla.
Per precauzione tenete sempre da parte le avvertenze dei prodotti, conservateli nelle confezioni originali e non staccate mai le etichette perché riportano le indicazioni sulle sostanze tossiche contenute (da conoscere per individuare la terapia adatta da seguire in caso di ingestione).
Acquisti superflui
Parliamo ora dei disinfettanti e detergenti che contengono sostanze ad azione antibatterica, ma non aggressivi. Si tratta di prodotti non necessari, che grazie a efficaci strategie di marketing catturano i consumatori. La dicitura “Presidio medico chirurgico” induce a credere che si tratti di prodotti indispensabili per la salute. Ma cosa vuol dire esattamente? Nel nostro Paese c’è una singolare anomalia: i biocidi sono registrati come “presidio medico chirurgico”, dicitura utilizzata in riferimento a un decreto del 1998. Oggi, dopo il recepimento della direttiva europea che risale al 2000, questa dicitura dovrebbe essere abolita. Anche da noi infatti valgono le condizioni generali previste dalla normativa europea per autorizzare la produzione e la commercializzazione di questi prodotti, attualmente in fase di revisione.
Prevenire è sempre meglio
L’uso di disinfettanti, antitarlo, antitarme, ratticidi, insetticidi e pesticidi deve essere mirato, occasionale e limitato nel tempo. Questi prodotti, utilizzati comunemente per l’igiene della casa, ma soprattutto quelli più specifici che allontanano gli insetti indesiderati, possono avere effetti negativi sull’ambiente e sulla salute, soprattutto per i bambini. La mania di disinfettare tutto, anche quando non è necessario, spinge a fare un uso eccessivo di questi prodotti che contengono sostanze chimiche dannose. Non si deve abusarne: vanno usati il meno possibile, solo quando ce n’è realmente bisogno, per periodi brevi e seguendo scrupolosamente le istruzioni.
In ogni caso è meglio prevenire i problemi, piuttosto che ricorrere a prodotti aggressivi a danno avvenuto. Le zanzariere sono una buona barriera contro mosche e zanzare (ma anche evitare ristagni d’acqua o tenere le luci spente se possibile). Una pulizia regolare della casa non richiede l’uso di disinfettanti particolari. Stesso discorso per i prodotti disinfettanti usati per l’igiene personale: sono una spesa spesso inutile.

Fonte originale: Altroconsumo

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