c Chi protegge e chi distrugge le foreste - 14/04/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
Home Capitolo
APRE CAPITOLO RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Invia questa notizia ai tuoi conoscenti
Home Sito
APRE IL SITO DI PROGETTO GAIA
[Data: 14/04/2010]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Ecoalfabeta]
[Autore: ]
Social network:                e decine d'altri attraverso addthis.com Tutti gli altri con: addthis.com 

Spazio autogestito Google


Chi protegge e chi distrugge le foreste

Cose curiose accadono quando ci si affida alle macchine e alla pubblicità automatica.

Stavo leggendo notizie sul sito ambientalista Mongabay (che sioccupa soprattutto di protezione delle foreste), quando mi sono imbattuto in una pagina che conteneva una pubblicità a una compagnia di produzione del legname!

Poichè non so se ritroverete la pubblicità seguendo il link, ho riportato qui a sinistra la schermata.

La Greenwood management propone di investire nelle piantagioni di eucalipto brasiliane su circa 10 mila ettari di terra. L'investimento inizia a ripagarsi dopo 5-8 anni con interessi stellari dell'8%-14% all'anno

Dove viene coltivato l'eucalipto? 

Chi fa soldi con questa gente contribuisce alla deforestazione dell'Amazzonia!

La brochure dedicata non ne fa parola, e nemmeno il sito. Si usa naturalmente l'aggettivo sostenibile, ma non si dice che non verranno abbattute foreste primarie per fare posto all'eucaliptus, albero assai avido di acqua.

Anzi, i deforestatori si premurano di farci sapere che l'investimento è sicuro perchè la domanda di legname crescerà del 50% entro il 2050, soprattutto a causa dello sviluppo cinese, dell'aumento di consumi di carta e del'uso della cellulola per la produzione di bioetanolo.

Inoltre il Brasile, per ridurre le emissioni dell'industria siderurgica, ha deciso di usare carbone di origine vegetale al posto del carbon fossile. Scelta "verde"? Andateloa raccontare agli alberi.

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE"

 

Per il nostro Emporio... clicca!CLICCA PER IL NOSTRO EMPORIO

 

Spazio autogestito Google