c Nucleare, Pd: "Da Parigi una stangata per gli italiani" - 14/04/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 14/04/2010]
[Categorie: Documenti;Ecologia ]
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Nucleare, Pd: "Da Parigi una stangata per gli italiani"

ROMA - "Oggi è in scena a Parigi un remake de ‘La stangata’, protagonisti i governi italiano e francese, che siglano un grande affare per pochi, le aziende che avranno commesse miliardarie, a danno dei cittadini italiani che si troveranno a pagare un conto salatissimo". E' quanto denunciano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, commentando gli accordi tra i due governi per il ritorno dell’energia atomica in Italia. “E’ veramente un affare per pochi, mai dai costi altissimi per la comunità in termini economici, ambientali e per la salvaguardia della salute, quello che viene messo nero su bianco in queste ore a Parigi", continuano gli esponenti Ecodem.

Gli italiani "devono sapere che grazie a questi accordi italo-francesi si spenderanno miliardi di euro per avere energia atomica non prima di 15 anni- dicono Della Seta e Ferrante- e che, come dimostrato da uno studio del Cesi Ricerca del 2008, con la costruzione di 4 reattori Epr di terza generazione evoluta da 1.600 MW l'uno, risparmieremmo, dal 2026 in poi, appena 9 miliardi di metri cubi all'anno di gas naturale, pari al 10% dei consumi attuali e al contributo di un rigassificatore di media taglia".

Questi reattori francesi, "che potranno essere posizionati dove lo decideranno le aziende, e saranno equiparati a siti militari- denunciano i due senatori Pd- non garantiscono certo l’autarchia energetica all’Italia come si vorrebbe far credere, e infatti per gestire finanziariamente la costruzione di centrali nucleari gli operatori hanno bisogno di avere garanzia dal governo sull'acquisto e un prezzo minimo per il KiloWattora nucleare. L’unica strada percorribile, dove a vincere e a guadagnarci sono tutti, in termini economici e ambientali, è invece quella dell’efficienza energetica e dell’espansione dell’uso delle energie rinnovabili".

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