c Antinfiammatori nel latte di mucca - 14/04/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 14/04/2010]
[Categorie: Animali ]
[Fonte: Agireora]
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Antinfiammatori nel latte di mucca

L'ennesima dimostrazione della sofferenza e morte che la produzione di latte implica.

Dalla rivista "La professione veterinaria" di marzo 2010, apprendiamo dall'articolo "Cortisonici: regione cauta, laboratori al lavoro" quanto gli orrori degli allevamenti intensivi descritti in tutti i siti e materiali informativi che invitano alla scelta vegan siano sempre più diffusi e sempre più terribili.

Questo non è un articolo che li condanna, tutt'altro, è un articolo scritto per "gli addetti ai lavori" che trovano del tutto normale sfruttare e uccidere animali per "uso umano".

L'articolo parte facendo notare come vi sia una "anomala presenza di cortisonici nelle urine" delle "vacche da latte" in tutta la Regione Lombardia. L'articolo aggiunge che la carne di vacca non si vende nei supermercati, ma si usa per hamburger, ripieni di tortellini e altre lavorazioni industriali, come la preparazione di salumi e di salsicce.

E già qui fa ben capire il primo punto che importante per passare da vegetariani a vegan: non è vero che nella produzione di latte non si uccidono animali; la fine delle mucche, dopo pochi anni di sfruttamento, è il macello, punto e basta, non esistono allevamenti, di nessun genere, in cui non sia così.

Ma andiamo avanti con l'articolo, che spiega che questa serie di controlli extra sulle urine delle "vacche da latte" è stata fatta per far rispettare il regolamento europeo che dal 2008 "vieta la macellazione degli animali non più in grado di camminare per recarsi al macello".

Ecco, dunque, OLTRE a essere macellate quando non più abbastanza produttive, le mucche vengono sfruttate così tanto per la produzione di latte che molte di loro non riescono a reggersi in piedi quando arriva l'ora di andare al macello. Una sofferenza estrema che dura anni, quindi, per arrivare al collasso finale, e trasformare questi poveri animali nelle cosidette "mucche a terra", che vengono trascinate con l'argano sul camion che le porta al macello. Ora il regolamento europeo lo vieta, il che cosa significa? Che la maggior parte degli allevatori farà finta di niente e per non perdere soldi le macellarà lo stesso, e qualcuno più ligio semplicemente le ammazzerà sul posto.

Tornando a queste analisi delle urine promosse dalla Regione Lombardia, l'articolo spiega che "è emersa la presenza anomala di residui di antinfiammatori nelle urine di moltissime vacche da latte (animali con 4/6 anni di carriera alle spalle)".

Una quantità così alta di antinfiammatori è necessaria perché questi animali soffrono delle varie malattie diffusissime negli stabilimenti di produzione di latte: mastite - una dolorsa infiammazione alle mammelle - e problemi alle zampe - dolori, difficoltà di deambulazione. Tutto questo è dovuto al fatto che la mucca è costretta a produrre 10 volte tanto latte rispetto a quello che produrrebbe in natura per il suo cucciolo, e quindi le sue mammelle sono molto più pesanti del normale, oltre che alle condizioni di allevamento (sporcizia, lettiera inadeguata).

Quello che l'articolo non dice, ma lo aggiungiamo noi, è che oltre alla sofferenza fisica, esiste anche una sofferenza psicologica estrema, perché la mucca è costretta a partorire un vitello ogni anno - la mucca non è un animale che per magia produce latte, è un mammifero, e come tutti i mammiferi produce latte quando partorisce, e dopo un certo numero di mesi non ne produce più, e quindi deve partorire di nuovo.

Il vitello è solo un sottoprodotto del latte, uno "scarto", e quindi appena nato viene portato via, tenuto per 6 mesi in un piccolo recinto alimentato in modo inadeguato affinché la sua carne rimanga "bianca" (cioè anemica) e poi macellato. In questi 6 mesi il cucciolo soffrirà per la mancanza della madre, della possibilità di correre e di giocare con altri cuccioli, e verrà poi caricato su un camion, condotto al macello, appeso per una zampa e sgozzato.

Sua madre dovrà patire la pena di vedersi portare via il proprio cucciolo, piangerlo per mesi, e tutto questo per 4-5 volte nella sua vita, fino a che, esausta, finirà la sua sofferenza in un macello, come tutti i suoi figli.

Se non volete uccidere animali, evitate il latte e tutti i suoi derivati. Sono prodotti che causano sofferenza e morte violenta, esattamente come la carne.

Per maggiori informazioni: www.infolatte.it

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