c Uno studio - Surprais, l’industria europea è responsabile di parte della CO2 cinese - 17/03/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 17/03/2010]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: E-Gazette]
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Uno studio - Surprais, l’industria europea è responsabile di parte della CO2 cinese

Palo Alto (California, Usa), 15 marzo – Sono tutti sostenibili con la CO2 degli altri. È questa la tesi di uno studio coordinato da Ken Caldera della Carnegie institution di Palo Alto, in California, e pubblicato sui “Proceedings of the National academy of sciences”.
Circa 2,5 tonnellate di CO2 a persona legate alla fabbricazione di beni consumati in Usa, sostengono i ricercatori, vengono in realtà prodotte all’estero. Il valore sale addirittura a 4 tonnellate a persona tra gli europei. Insomma, l’Occidente è responsabile anche di parte della CO2 emessa in Cina e in altri paesi emergenti: infatti, oltre un terzo delle emissioni prodotte per i nostri consumi viene in realtà emesso fuori dai nostri confini dove quei beni vengono prodotti. È soprattutto il “made in China” a pesare: la Cina, leggiamo sui quaderni della National academy of sciences, è il principale esportatore di gas serra. Di fatto, un quarto delle emissioni prodotte in Cina è alla fine esportato. E poi un ruolo importante del flusso è giocato dalle molte aziende occidentali che delocalizzano la propria produzione in paesi dove la manodopera costa meno. Addirittura, gli autori hanno calcolato che molti piccoli paesi, come la Svizzera, finiscono per produrre più emissioni di CO2 all’estero, nei paesi da cui importano prodotti, che a casa propria.
Gli studiosi hanno preso in esame una vasta mole di dati a partire dal 2004 per creare un modello globale del flusso di beni di consumo prodotti in 57 settori industriali e 113 paesi importatori o esportatori di questi beni.

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