c Gli ambientalisti americani hanno lanciato l' allarme letame - 16/03/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 16/03/2010]
[Categorie: Alimentazione ]
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Gli ambientalisti americani hanno lanciato l' allarme letame

Come ben spiegato in un articolo su greenreport del 12 marzo scorso, non è ancora chiaro quale sia il reale contributo della zootecnia alla produzione di gas serra (fonti diverse forniscono numeri anche distanti tra loro), anche se la filiera delle carni (compresa produzione e trasporto di mangimi) un buon quantitativo di emissioni di CO2 sicuramente la produce.

In attesa di lumi e che una precisa contabilità ambientale ci indichi dati sulle emissioni di ogni segmento delle filiere agroalimentari, in modo da poter pianificare programmi di intervento e fare le necessarie verifiche, l'Italia ha intanto annunciato che vuole limitare l`impatto degli allevamenti, incentivando il riutilizzo energetico del metano sviluppato dal letame e limitando così le emissioni in atmosfera.

Questo problema, in dimensioni aumentate in modo esponenziale, affligge del resto anche gli Stati Uniti. Gli ambientalisti americani hanno lanciato l' "allarme letame". Gli allevamenti industriali di grandi dimensioni stanno producendo enormi quantità di sterco che si accumula negli allevamenti di bovini, maiali e di pollame, da cui scaturisce gas metano che sta diventando la principale fonte di inquinamento dell'aria negli Usa. Una volta il ciclo di materia ed energia si chiudeva con effetti positivi per l'ambiente: la catena di produzione-alimentazione funzionava egregiamente nelle fattorie tradizionali, dove il letame prodotto dagli animali veniva utilizzato per concimare i campi che poi fornivano il cibo agli stessi animali.

Ora gli allevamenti intensivi, sovraffollati, con animali nutriti a base di farine proteiche, producono più sterco di quanto possa essere riutilizzato come fertilizzante. In alcune aree l'aria è divenuta irrespirabile- denunciano gli ambientalisti- e c'è il pericolo dell'insorgenza di malattie. Se il ciclo naturale si è rotto è necessario un intervento per ripristinarlo anche attraverso il collegamento ad altri cicli che possono portare vantaggi alle singole aziende agricole.

L'Epa, l'agenzia governativa che si occupa della protezione dell'ambiente, intanto ha posto la soluzione di questo problema tra le sue principali sei priorità e gli allevatori sono chiamati a prendere provvedimenti in tal senso. Tra le soluzioni messe per ora in campo vi è la disidratazione del letame con uccisione dei batteri in modo da trasformarlo in concime ecologico da vendere in tavolette, oppure l'utilizzo del gas metano per ottenere elettricità da usare nello stesso allevamento richiudendo così il ciclo.

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