c L’inceneritore non è la soluzione - 13/03/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 13/03/2010]
[Categorie: Movimenti ]
[Fonte: terra]
[Autore: Ylenia Sina]
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L’inceneritore non è la soluzione
A Paderno Dugnano la città scende in piazza per dire no alla realizzazione dell’impianto.

Prima una manifestazione, poi un presidio. Una petizione firmata da 5.650 cittadini. Per il comitato No Inceneritore di Paderno Dugnano, nato il 23 febbraio scorso, a cui si aggiungono quello di Cormano e quello di Novate Milanese, costituitosi venerdì scorso, la mobilitazione è già a pieno regime. La mattina del 7 marzo, nonostante il freddo pungente, oltre 300 persone si sono radunate per manifestare contro il progetto presentato, nel dicembre del 2009, dalla Paderno Energia srl che prevede la costruzione di un inceneritore che dovrebbe bruciare 38mila tonnellate all’anno di rifiuti generici ed ospedalieri, considerato a rischio di incidente rilevante.

Il tutto senza considerare che nei pressi dell’area in cui dovrebbe sorgere la struttura, già inquinata dai residui di piombo dell’ex fabbrica Tonolli, vivono 30mila persone e, a pochi metri di distanza, ci sono parchi, scuole e presidi sanitari. Per questo ieri mattina i cittadini del no inceneritore hanno presidiato la sede dell’Arpa a Milano dove è iniziata la Conferenza dei Servizi, alla quale hanno partecipato con cinque rappresentanti, «per esprimere alla Provincia e alla Regione, cui compete la Valutazione di Impatto Ambientale - spiega il Comitato cittadino -. Un’opposizione chiara e definitiva a qualsivoglia impianto di incenerimento e per esigere una presa d’atto da parte del Consiglio Comunale del nostro paese».

Ma a Paderno Dugnano, alle porte di Milano, un inceneritore, seppur di dimensioni più piccole rispetto a quelle previste per il nuovo impianto, esiste già, quello di Incirano, gestito sempre dalla Paderno Energia srl. «L’inceneritore non è una soluzione» afferma Michele Crapuzzo dei Verdi di Paderno Dugnano: «Per prima cosa è un disincentivo alla raccolta differenziata, inoltre perché l’inceneritore produce una quantità di scorie, considerate rifiuti speciali, che devono essere comunque conferite in discarica. Il tutto in un’area in cui la qualità dell’aria è già gravemente compromessa».

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