c Occhio a Ikea - 04/03/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 04/03/2010]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: A Sud]
[Autore: Giuseppe De Marzo]
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Occhio a Ikea

Ma come possono essere così economici i prezzi di certi mobili e materiali in questo paradiso nordico dell’arredo? Semplice, come fanno anche gli altri: scaricando sulla natura e sui lavoratori i costi della produzione.

Salva la Selva – www.salvalaselva.org – ha lanciato una campagna su IKEA per il danno ambientale che il colosso scandinavo continua coscientemente a portare avanti. L’oggetto della campagna sono le candele che IKEA vende in quantità enormi. Il prezzo così basso delle candele IKEA deriva dal fatto che siano fatte di un materiale molto economico che proviene dai paesi tropicali: l’olio di palma. Il problema è che proprio il basso prezzo di questa materia prima è una delle cause della deforestazione.

Ogni anno l’impresa utilizza 32.000 tonnellate di olio di palma per fabbricare le proprie candele. Una quantità che ha degli impatti gravissimi sugli ecosistemi già fragili dei paesi esportatori.

Nonostante l’evidenza del danno ambientale e l’inutilità di una tale politica di esportazione per i paesi d’origine di questa materia prima, a causa dei bassi prezzi e del debito ecologico che si finisce per accumulare con questo tipo di produzione, IKEA non ha nessuna intenzione di cambiare la propria produzione. Dal sito di Salva la Selva, della sezione tedesca, si apprende come l’impresa sia perfettamente a conoscenza dell’insostenibilità della sua produzione di candela ma non abbia nessun interessa a modificarla.

La pratica di utilizzare i servizi ambientali gratuiti messi a disposizione della natura è una delle principali cause della distruzione della biodiversità e dei beni comuni del nostro pianeta. È anche una delle principali cause di guerre, distruzione dei saperi e delle economie comunitarie, abituate a svilupparsi in armonia con il loro ambiente naturale.

A questo andrebbero sommati i migranti ambientali vittime di crimini ambientali, costretti a lasciare i loro paesi di origine a causa della distruzione delle loro fonti di sostentamento e riproduzione delle condizioni di vita.

Queste sono alcune delle conseguenze provocate dalle scelte di multinazionali come IKEA. Ed è anche per questo che è stata lanciata una campagna di pressione per costringere l’impresa a evitare di utilizzare olio di palma. La lettera da inviare è disponibile proprio sul sito di Salva la Selva.

La prossima volta stiamo più attenti quando compriamo candele. Facciamo in modo che la luce accesa da questo lato del mondo non contribuisca a spegnerne molte di più altrove.

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