c Assolti ex vertici di Radio Vaticana "Elettrosmog: il reato non esiste" - 05/06/2007 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 05/06/2007]
[Categorie: Movimenti ]
[Fonte: La Repubblica]
[Autore: Paolo G. Brera]
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05 giugno 2007 - Ribaltata condanna in primo grado. In appello prosciolti direttore e presidente dell´emittente

Assolti ex vertici di Radio Vaticana "Elettrosmog: il reato non esiste"
Soddisfatti i difensori: "Ristabilito il diritto" Il Codacons annuncia il ricorso in Cassazione

L´ELETTROSMOG non è punibile. Lo ha stabilito ieri la corte d´Appello di Roma assolvendo - a sette anni dalle prime denunce, e a due dalla condanna di primo grado - i responsabili di Radio Vaticana perché il fatto contestato non è previsto come reato. La corte non entra nello specifico, non valuta la sussistenza o gli effetti dell´elettrosmog ma boccia la classificazione ipotizzata dall´accusa, quella di «getto pericoloso di cose», ribaltando l´esito del processo di primo grado che con quell´imputazione aveva visto le condanne simboliche a dieci giorni di reclusione dell´ex direttore dell´emittente vaticana, padre Pasquale Borgomeo, e del presidente del comitato di gestione, il cardinale Roberto Tucci.
«La sentenza ha chiarito e risolto un problema di diritto - dice uno dei legali di Tucci, Marcello Melandri - soffermandosi sulla contestazione mossa agli imputati». «Come abbiamo sempre sostenuto - aggiunge Franco Coppi, avvocato di padre Borgomeo - ha riconosciuto che il getto pericoloso di cose non è configurabile in relazione all´emissione di onde elettromagnetiche». Una tesi che non convince l´avvocato Carlo Rienzi, presidente del Codacons: «La corte di Cassazione ha dimostrato come l´energia elettrica debba considerarsi "cosa" ai fini del reato. Annunciamo ricorso in Cassazione, dove verranno riconosciute le ragioni delle tante persone che hanno subìto danni pesantissimi e irreversibili a causa delle onde elettromagnetiche di Radio Vaticana». Ricorso al quale non si assocerà la procura, «considerato che il reato è ampiamente prescritto».
Alla luce della sentenza, intanto, la «direzione della Radio che opera dal 2001 nell´assoluto rispetto della normativa italiana in materia di emissioni elettromagnetiche, auspica che la sua attività possa ora svolgersi con serenità». «È fondamentale - replica il presidente regionale di Legambiente, Lorenzo Parlati - ripristinare immediatamente le centraline di monitoraggio dell´elettrosmog nella zona. Non si capisce perché uno strumento così importante sia stato smantellato».
Intanto la questione giudiziaria intorno ai gravi danni e disagi denunciati dai residenti della zona di Cesano, nei pressi dei giganteschi ripetitori di Radio Vaticana che diffondono urbi et orbi le liturgie, è tutt´altro che chiusa. La procura ha aperto un´inchiesta per omicidio colposo, e Tucci e Borgomeo sono tra gli indagati. Il gip Zaira Secchi ha disposto una perizia epidemiologica, attualmente in corso, per verificare se sussista un nesso di causalità tra le onde elettromagnetiche e le 19 morti sospette di leucemia avvenute all´ombra dei ripetitori della radio di Benedetto XVI.

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