c Clima: Fao, l'aumento delle temperature cambia la fisiologia dei pesci - 01/03/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 01/03/2010]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Verdi.it]
[Autore: Simona Bonato]
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Clima: Fao, l'aumento delle temperature cambia la fisiologia dei pesci

(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Nel giro di pochi anni l'aumento delle temperature delle acque degli oceani modifichera' la fisiologia dei pesci, il loro comportamento e la loro distribuzione.
E' quanto emerge dal rapporto della Fao 'Climate change implications for fisheries and aquaculture', nel quale sono contenute 500 relazioni di esperti volte a valutare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Secondo la relazione di Manuel Barange, del Plymouth Marine Laboratory, Gran Bretagna, e R. Ian Perry, della Pacific Biological Station, Canada, i pesci, animali a sangue freddo, se esposti per lunghi periodi a temperature piu' elevate di quelle abituali non sono in grado di fornire l'adeguato apporto di ossigeno a tutti i tessuti; da qui il pericolo di estinzione o la messa in atto di meccanismi di adattamento.
Secondo gli esperti, l'adattamento ha delle ripercussioni sui cicli riproduttivi dei pesci, per esempio sulla velocita' con cui raggiungono la maturita' sessuale, sul periodo di riproduzione e sulle dimensioni delle uova deposte, come e' stato gia' osservato per le uova del salmone del Pacifico e in quello del salmone dell'Atlantico che esposto, a temperature piu' alte, raggiunge in anticipo la maturita'. La sopravvivenza di questi pesci, secondo il rapporto, e' minacciata anche dall' introduzione di nuovi predatori e dall'aumento dei parassiti.
L'aumento della temperatura sta gia' facendo registrare delle variazioni significative nella distribuzione dei pesci. Ne e' un esempio il caso del merluzzo dell'Atlantico. Da anni gli stock ittici di questa specie si stanno assottigliando a causa delle fluttuazioni nel plancton causate dalle variazioni di temperatura. Stesso destino per il gambero polare, fonte primaria di cibo per pinguini, foche e balene, la cui presenza si e' ridotta del 75% dal 1976 ad oggi, in conseguenza della riduzione del ghiaccio marino nella zona occidentale della penisola Antartica. (ANSA).

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