c Da aprile anche in Italia si potrà seminare ogm. Ipotesi referendum - 11/02/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 11/02/2010]
[Categorie: Alimentazione ]
[Fonte: E-Gazette]
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Da aprile anche in Italia si potrà seminare ogm. Ipotesi referendum

Roma, 8 febbraio – Sarà il maiscoltore friulano Silvano Dalla Libera, vicepresidente di Futuragra (associazione di imprenditori agricoli che vuole l’introduzione delle biotecnologie), il primo a poter seminare mais ogm in Italia. La recente sentenza del Consiglio di Stato, il più alto organo della giustizia amministrativa, stabilisce che il ministero delle Politiche agricole sarà tenuto a rilasciare l’autorizzazione alla semina di varietà iscritte al catalogo comune. E ha fissato un termine di novanta giorni per il rilascio del via libera che, a quanto pare, il dicastero sarà “costretto” a dare. “La sentenza è inequivocabile: seminare ogm è un diritto degli agricoltori e le linee guida sulla coesistenza non sono e non potranno essere un ostacolo all’innovazione”, festeggia Duilio Campagnolo, presidente di Futuragra. “Mi sembra che non si tenga nel dovuto conto la volontà dei cittadini italiani e della maggioranza di quelli europei che invocano prodotti di qualità, tracciabilità e trasparenza”, sottolinea invece il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia. E promette battaglia: “Credo si debba riflettere su come andare in soccorso di tale volontà - prosegue il ministro - che certo si scontra con gli interessi delle multinazionali e di pochi produttori nazionali. Mi chiedo se la proposta di un marchio etico Ogm-free sarebbe in grado di aiutare i consumatori italiani a veder rispettata la loro volontà fino sugli scaffali dei negozi e dei centri commerciali”. All’orizzonte, secondo alcuni quotidiani, c’è anche l’ipotesi di un referendum popolare per stoppare la deriva del tecno-mais.
Reazioni perplesse alla sentenza della Consulta arrivano pure dalla Coldiretti: “In Italia si sta tentando di autorizzare la coltivazione di semi geneticamente modificati che sono stati proibiti in Francia e Germania - spiega il presidente degli agricoltori, Sergio Marini, in un’intervista alla Repubblica - dove addirittura, dopo alcuni anni di coltivazione, nell’aprile 2009 il mais Mon 810 è stato vietato a seguito di nuove acquisizioni circa gli effetti negativi sull’apparato intestinale, sugli organismi del terreno e sulla dispersione del polline”. Inevitabilmente lo scontro pro e contro ogm si è ora trasferito in Parlamento. Con un emendamento al decreto Milleproroghe, infatti, il senatore del Partito democratico Francesco Ferrante ha chiesto di impedire le coltivazioni geneticamente modificate senza i piani di coesistenza regionali. Con Ferrante anche Legambiente e l’Aiab, l’Associazione italiana dell’agricoltura biologica. Ma da Futuragra annunciano battaglia: “Qualora ci fosse ancora impedito di esercitare il nostro diritto alla semina, non esiteremo a chiedere i danni che già oggi possiamo quantificare in 200 milioni di euro già per questa stagione di semina”, ha ribadito Duilio Campagnolo.

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