c Caccia: ENPA e LAV sostengonol'impegno dei ministri Prestigiacomo e Brambilla a presentare emendamento contro la deregulation venatoria - 04/02/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 04/02/2010]
[Categorie: Animali ]
[Fonte: Enpa]
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Caccia: ENPA e LAV sostengonol'impegno dei ministri Prestigiacomo e Brambilla a presentare emendamento contro la deregulation venatoria

Enpa e LAV esprimono vivissimo apprezzamento per l’annuncio della presentazione alla Camera dei Deputati di un emendamento del Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, e del Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, al Disegno di Legge “Comunitaria 2009” contro la deregulation venatoria. La decisione arriva dopo il voto del Senato che la scorsa settimana ha cancellato i limiti della stagione di caccia, ponendo l’Italia fuori dalle norme europee e nonostante il nostro Paese paghi prezzi altissimi alla pratica per uccidere per “divertimento”. Questa volontà annunciata, che ora deve diventare di tutto il Governo, è estremamente importante - secondo LAV ed Enpa - per recuperare regole e principi, e la condizione prioritaria, imprescindibile, è senza dubbio quella di ristabilire i limiti temporali della stagione venatoria, così come posti dalla legge n. 157/92, relativa alla tutela della fauna e alla regolamentazione della caccia per tutte le specie oggetto di caccia. L’allungamento della stagione di spari produrrebbe, com’è noto, effetti devastanti sui contingenti di migratori nella fase più delicata del loro ciclo biologico, quella della migrazione verso i luoghi di nidificazione, della riproduzione e della dipendenza; e moltiplicherebbe l’invasione delle doppiette nelle campagne e nei boschi, con grande rischio per i cittadini, e ulteriori invasioni delle proprietà private, grazie al libero accesso dei cacciatori ancora previsto dall’art. 842 del codice civile. L’Italia è già maglia nera nell’Unione Europea per l’enorme pressione esercitata sulla fauna selvatica: basti pensare al regime di deroghe su uccelli protetti, al bracconaggio, alla mancanza di controlli e all’altissimo numero di specie cacciabili. Un gesto riparatore da parte del Governo è oggi l’aspettativa della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica.

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