c Per tutti gli isotopi! La Conferenza delle Regioni dice no alle nuove centrali nucleari - 04/02/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 04/02/2010]
[Categorie: Politica ]
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Per tutti gli isotopi! La Conferenza delle Regioni dice no alle nuove centrali nucleari

La Conferenza delle Regioni ha dato parere negativo, a maggioranza, al piano di costruzione di nuove centrali nucleari. All’interno della Conferenza parere favorevole ai nuovi impianti è stato espresso solo dalla Lombardia, dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia. “Siamo contro il nucleare - ha detto il presidente della Basilicata, Vito De Filippo, eletto con il centrosinistra - perché è una scelta non positiva che non ha esiti immediati e che impatta in modo negativo sulle scelte energetiche. Siamo anche contrari alle procedure utilizzate, che non tengono conto delle prerogative delle regioni. Per altro esistono leggi regionali che impediscono la costruzione di nuovi siti nucleari. Siamo anche convinti che la legge sia incostituzionale, tanto che 11 Regioni hanno presentato ricorso alla Consulta, che deciderà il prossimo 22 giugno”. “Abbiamo approvato a maggioranza un parere negativo sul decreto legislativo del Governo licenziato dal consiglio dei ministri del 22 dicembre scorso e relativo, tra le altre cose, alle norme per l’individuazione dei siti che dovranno ospitare le future centrali nucleari”, conferma il vicepresidente della Conferenza, Michele Iorio, governatore per il centrodestra del Molise.
C’è chi dice sì - La scelta del Friuli Venezia Giulia di votare contro il parere negativo della Conferenza delle Regioni al piano nucleare del Governo “è aderente al programma politico dell’esecutivo nazionale e di quello regionale”: lo ha spiegato l’assessore all’Energia, Sandra Savino (Pdl). Savino ha anche sottolineato la “parzialità del documento approvato dalla Conferenza delle Regioni. “Ritenevamo opportuno - ha sottolineato - che il documento affrontasse il piano energetico nazionale in modo complessivo, e non solo l’aspetto del nucleare”. Ricordando i progetti per gli impianti di rigassificazione presentati da Gas natural ed E.On per l’area di Trieste, Savino ha però allontanato l’ipotesi che una delle centrali nucleari venga realizzata in Friuli Venezia Giulia: “Il nostro territorio è piccolo e non possiamo pensare di caricarlo di mille impianti”.
Le richieste dell’Anci - È urgente un chiarimento sulla dismissione dei vecchi siti nucleari e sulle compensazioni ai Comuni che li hanno ospitati. È quanto chiede il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, in una lettera inviata ai ministri Claudio Scajola (Sviluppo economico) e Giulio Tremonti (Economia). I temi ancora aperti, specifica Chiamparino, riguardano la “dismissione dei vecchi siti nucleari, a partire dalla necessità liberare le aree dai vincoli e individuare tutte le iniziative utili alla riqualificazione e rivalutazione dei territori interessati”. Il presidente dell’Anci, in particolare, pone l’accento sulla “necessità di ripristinare con urgenza, nel primo provvedimento legislativo utile, l’importo originario delle compensazioni a favore degli enti locali sedi di impianti nucleari, così come stabilito dal cosiddetto decreto Scanzano”.
E scoppia la grana siciliana - “La Sicilia non ha più margini di tollerabilità ambientale che consentano l’insediamento di impianti nucleari”. È netta l’opposizione della Regione siciliana, illustrata dall’assessore all’Energia Pier Carmelo Russo nel corso della Conferenza Stato-Regioni. Russo ha argomentato la scelta con un richiamo alle conseguenze non solo ambientali ma anche cliniche prodotte dalla presenza di impianti industriali ad altissimo impatto come quelli di Priolo, Gela e Milazzo. Altro che nucleare, ha in pratica sostenuto l’assessore, “andrebbero invece verificate le condizioni di un alleggerimento degli insediamenti già esistenti. E, in più, si dovrebbe definire il risarcimento dovuto ai siciliani per la maggiore spesa sanitaria sopportata, per il disagio territoriale e per i danni ambientali subiti”. Solo dopo, è la linea della regione, si potrà discutere di tutte le altre forme di energia.

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