c Conto energia, Bonelli (Verdi): «Incentivi per solare previsti da schema decreto insufficienti» - 04/02/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 04/02/2010]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: Greenreport]
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Conto energia, Bonelli (Verdi): «Incentivi per solare previsti da schema decreto insufficienti»

Il governo modifichi la bozza di decreto sul rinnovo del Conto Energia, perché quanto previsto dalle bozze che circolano in questi giorni rischia di pregiudicare lo sviluppo del solare in Italia. Il tetto di 8000 MW al 2020 non è un dato compatibile con lo sviluppo del settore e rischia di non farci raggiungere gli obiettivi di produzione di energia rinnovabile prevista dall'Unione Europea per il 2020. Inoltre, sempre secondo quanto previsto dalla bozza gli incentivi subirebbero una progressiva riduzione dagli 0,36 euro agli 0,25 previsti per gli impianti a terra realizzati 'in data successiva al 31 agosto 2011 ed entro il 31 dicembre 2011' e il 2012 è prevista, un'ulteriore riduzione del 6%. Questo significherebbe rendere l'Italia non competitiva rispetto agli altri paesi europei allontanando chi intende investire sul solare.

Se si vuole far crescere il solare è necessario estendere l'incentivo del primo quadrimestre (impianti entrati in esercizio dal 31/12/2010 al 30/4/2011), a tutto il 2011 e quelli previsti per il secondo quadrimestre (dal 30/4/2011 al 31/8/2011) a tutto il 2012, prevedendo, inoltre, un maggiore incentivo per la copertura fotovoltaica dei tetti degli impianti industriali, consentendo la riqualificazione di aree già esposte ad un maggiore degrado ambientale.

L'Italia che è già il 'Paese del Sole' può diventare anche il 'paese del solare'. Per questa ragione il governo riveda le misure incentivanti che così come sono oggi sono largamente insufficienti per far crescere un settore su cui tutti i paesi più evoluti investono. E' necessario portare il decreto nella prossima (e probabilmente ultima) Conferenza Unificata Stato-Regioni: se così non fosse tutto sarebbe rinviato a dopo le regionali, presumibilmente a giugno, con un grave pregiudizio per le imprese che hanno già investito e che sono tra le poche in cui l'occupazione cresce nonostante crisi economica.

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