c Rigenerare è possibile - 20/01/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
Home Capitolo
APRE CAPITOLO RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Invia questa notizia ai tuoi conoscenti
Home Sito
APRE IL SITO DI PROGETTO GAIA
[Data: 20/01/2010]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Repubblica.it]
[Autore: Carlo Petrini]
Social network:                e decine d'altri attraverso addthis.com Tutti gli altri con: addthis.com 

Spazio autogestito Google


Rigenerare è possibile

giunto il tempo di "restituire il maltolto", anzi a ben vedere siamo già in ritardo, e per fortuna qualcuno non aspetta che si verifichino altri disastri per intervenire. L'esempio degli alberi piantati nel mantovano a difesa dell'ecosistema lungo il Po è la dimostrazione che si può mettere in atto un processo di rigenerazione delle acque e delle terre di quel fragile ecosistema che è la valle del nostro fiume più importante. È sufficiente buona volontà ed essere più forti dei tanti interessi che genera quest'area benedetta per le risorse che offre, ma maledetta perché siamo stati abili soprattutto a depredare senza ritegno.

Bisogna essere più forti di un'agricoltura insostenibile che divora e spreca l'acqua restituendo inquinamento da pesticidi e fertilizzanti; che prende terre fin nelle golene o a stipa di bestie i troppo numerosi allevamenti, tanto da arrivare al paradosso di inquinare con ciò che dovrebbe aiutare a rendere più fertile il terreno: gli escrementi degli animali. Bisogna essere più forti di un'urbanizzazione e una cementificazione che non rispettano nulla, che speculano all'inverosimile, e ci fanno sprofondare non soltanto nel brutto ma anche nel pericoloso, con argini fragili, tratti devastati, sabbie dragate senza limite. Il carico d'inquinanti deriva per il 15% da usi civili, il 52% da attività industriali e per il 33% da attività agro-zootecnica, secondo i dati dell'Autorità di bacino del fiume Po risalenti al 2007. Ma il problema non è soltanto l'inquinamento: c'è un'antropizzazione eccessiva su questa superficie che si estende per oltre 71.000 kmq, un quarto dell'intero territorio nazionale, interessando 3.200 comuni e sei regioni (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna) e la Provincia Autonoma di Trento. La popolazione che vive nel bacino è di circa 16 milioni di abitanti. In quest'area si forma il 40% del prodotto interno lordo, il 37% dell'industria nazionale che sostiene il 46% dei posti di lavoro, il 55% della zootecnia (in sole 5 province), il 35% della produzione agricola.

Cifre importanti, che però costano care, perché ci stiamo perdendo il fiume, ciò che lo circonda, ciò che ci vive. Lo abbiamo costatato con gli studenti dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo durante il "Viaggio alla scoperta del Grande Fiume" del 2007: una lunga carovana, 25 tappe didattiche in bicicletta e in barca lungo il Po, per imparare, capire, apprezzare, assaggiare, documentare. Sono ancora vividi i ricordi di angoli di struggente bellezza, di luoghi ancora salvi, di tutto il buono che c'è lungo quegli argini, di come essi hanno modellato la civiltà settentrionale e per estensione italiana. Ma il pericolo era tangibile ovunque, il degrado spesso presente e doloroso.

I 1000 ettari di alberi piantati nel mantovano sono un esempio di come si può rigenerare il fiume, ma non deve restare isolato. Sono opere che hanno tutta la solidarietà e l'appoggio di chi ama il fiume e lo vuole sano, vivo, per continuare a forgiare l'umanità che abita le sue terre, come sempre ha fatto prima che invertissimo la tendenza. Sono battaglie pur piccole ma indispensabili, e dure - lo dimostrano le assurde opposizioni che incontrano a livello locale, spesso proprio da parte dei presunti paladini del "locale" - ma sempre meno isolate, in grado di aprire brecce nelle coscienze e nel sentire comune. Del resto è ciò che avviene in tutta Europa: esempi virtuosi ci sono per i fiumi di Francia, lungo il Tamigi, per il Danubio. Rigenerare si può, non è una chimera, perché a ben vedere l'unico ostacolo è l'uomo, sempre lui.

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE"

 

Per il nostro Emporio... clicca!CLICCA PER IL NOSTRO EMPORIO

 

Spazio autogestito Google