c La rabbia di Vandana Shiva: vertice piegato a politica e industria. L'accordo sarà un passo indietro - 07/12/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
Home Capitolo
APRE CAPITOLO RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Invia questa notizia ai tuoi conoscenti
Home Sito
APRE IL SITO DI PROGETTO GAIA
[Data: 07/12/2009]
[Categorie: Politica ]
[Fonte: larepubblica - 07 dicembre 2009]
[Autore: ]
Social network:                e decine d'altri attraverso addthis.com Tutti gli altri con: addthis.com 

Spazio autogestito Google


La rabbia di Vandana Shiva: vertice piegato a politica e industria. L'accordo sarà un passo indietro

Delle giornate che hanno preceduto l'apertura del vertice di Copenaghen l'India è stata la grande protagonista: il rifiuto di accettare qualunque cornice temporale e numerica sul taglio delle emissioni, seguito dall'annuncio di un "taglio volontario" del 20-25% entro il 2020, hanno fatto passare in pochi giorni Delhi dal tavolo degli imputati a quello degli eroi. La mossa a sorpresa ha infatti creato una breccia nel gruppo dei Paesi - soprattuto in via di sviluppo - contrari ad un accordo ad ogni costo. ma ha scontentato la più famosa scienziata ed ecologista indiana, vandana Shiva, in partenza proprio per Copenaghen. "E' un segnale negativo. L'India si è schierata con chi vuole smantellare gli accordi di kyoto, non migliorarli", dice.

Perchè un giudizio tanto duro signora Shiva?
"Apparentemente, tutto si gioca sulla possibilità che Paesi come cina o India sottoscrivano un accordo. Ma questo è solo apparenza: la realtà è che abbiamo già un trattato che impegna i Paesi sviluppati a restare dentro determinati tetti di emissioni. Serve che questi impegni siano rispettati: non un nuovo trattato in cui il sud del mondo si piega alle esigenze degli Stati uniti. Chi si oppone in questo momento fa bene."

Ma il fatto che l'India si sia impegnata a ridurre le sue emissioni non è positivo?
"non in questo contesto. Partiamo da un accordo, quello di kyoto, che il governo americano non ha mai sottoscritto. E che ora si sta impegnandoi a cancellare. l'India sta collaborando alla distruzione dell'unico strumento a nostra disposizione per fermnare il cambiamento climatico."

Quindi per le sarebbe meglio che a Coipenaghhen non si raggiungesse nessun accordo?
"Non lo dico io, lo dicono esperti del calibro di James Hansen, il più famoso climatologo del mondo. un'accordo in queste condizioni non serve. Quello che dobbiamo fare oira è mantenere gli impegni presi a Kyoto e lavorare per passi avanti, non indietro."

Perchè l'accordo di Copenaghen sarebbe un passo indietro?
"Perchè il conto dello sviluppo dei Paesi ricchi finirà sul tavolo di quelli poveri. Questo è il summit della grand e industria e dei governi che sono daccordo con essa. Quello he ne uscorà sarà al massimo un accordo di tipo feudale. India e Cina sono già salite a bordo di questa barca. Del resto: chi produce in India e Cina? Le industrie americane, e quindi questi Paesi non possono non fare gli interessi di questi industrie."

E allora perchè va al vertice?
"Perchè sono fiduciosa che dalla danimarca possa nascere un movimento nuovo: pochi temi al mondo hanno mobilitato l'opinione pubblica come il cambiamento climatico. Nei prossimi anni vedrete sempre più persone impegnarsi a livello nazionale e locale: cresceranno le richieste di città con meno auto e di prodotti agricoli più puliti. Questo farà il cambiamento, quando sarà portato su grande scala."

Non le sembra utopistico?
"No. Affatto. Perchè non parliamo di potenziali catastrofi na di cose che stanno già accadendo. Dobbiamo chiedere risposte vere ai governi, non impegni politici vuoti."

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE"

 

Per il nostro Emporio... clicca!CLICCA PER IL NOSTRO EMPORIO

 

Spazio autogestito Google