c Barcellona, ultima tappa prima della Cop15 - 04/11/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 04/11/2009]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Kyotoclub]
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Barcellona, ultima tappa prima della Cop15
Obiettivi per l’ultima serie di incontri che si svolgeranno a Barcellona (2-6 novembre) e che dovranno contribuire a definire un accordo mondiale sui cambiamenti climatici per il periodo successivo al 2012 in discussione a Copenhagen a dicembre.

Dal 2 al 6 novembre si svolgerà a Barcellona l’ultima serie di incontri rilevante per la definizione di un accordo mondiale onnicomprensivo sui cambiamenti climatici per il periodo successivo al 2012, da concordare durante la 15a Conferenza delle Parti (Conference of the Parties ‐ COP15) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC), che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre 2009.
Questi incontri rientrano nell’ambito della cosiddetta “Roadmap di Bali” e comprendono:

• la 2a parte della 7a sessione del “Gruppo di lavoro ad hoc sull’azione cooperativa di lungo termine” (Ad Hoc Working Group on Long‐term Cooperative Action ‐ AWG‐LCA) dell’UNFCCC,
• la 2a parte della 9a sessione del “Gruppo di lavoro ad hoc sugli ulteriori impegni per i Paesi inclusi nell’Allegato I che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto” (Ad Hoc Working Group on Further Commitments for Annex I Parties under the Kyoto Protocol ‐ AWG‐KP) del Protocollo di Kyoto.

La 1a parte dei suddetti incontri, che si è svolta a Bangkok (Thailandia) dal 28 settembre al 9 ottobre, ha permesso di riportare progressi su quelli che dovranno essere gli elementi costitutivi essenziali dell’eventuale accordo di Copenaghen, e specialmente: l’adattamento, il trasferimento di tecnologie e la capcity building nell’ambito dell’AWG‐LCA. E per alcuni aspetti tecnici nell’ambito dell’AWG‐KP, compresi: uso del suolo, variazioni di uso del suolo e foreste (Land Use, Land‐Use Change and Forestry ‐ LULUCF), alcuni aspetti metodologici legati al calcolo dei potenziali di riscaldamento globale di nuovi gas serra, i meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto e le opzioni per il miglioramento e rafforzamento del Meccanismo di Sviluppo Pulito (Clean Development Mechanism ‐ CDM).

Rimangono tuttavia, una mancanza di chiarezza e divergenze significative su alcuni elementi chiave del futuro accordo, come i finanziamenti (per la mitigazione, l’adattamento e le tecnologie) e gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra dei Paesi industrializzati.

Pertanto, a Barcellona, i negoziatori dovranno capitalizzare il poco tempo rimanente loro a disposizione prima della conferenza di Copenaghen per sciogliere i nodi politici cruciali rimanenti. L’obiettivo comune è quello di compiere ulteriori progressi nello snellimento, razionalizzazione e consolidamento dei testi negoziali, anche sulla base dei “non‐papers” elaborati a Bangkok e/o recentemente revisionati.

In allegato il documento curato da Focal Point Ipcc per l’Italia presso il Centro Euro‐Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) nel quale vengono riportati nel dettaglio gli obiettivi degli incontri.

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