c Meno consumo più vivo meglio. L'Osservatorio sui consumi degli italiani - 04/11/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 04/11/2009]
[Categorie: Alimentazione ]
[Fonte: Greenplanet]
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Meno consumo più vivo meglio. L'Osservatorio sui consumi degli italiani

Una maggior attenzione per una spesa più consapevole. Esce un profilo confortante dall'indagine annuale di Consumers' Forum, l'associazione che riunisce le maggiori associazioni dei consumatori e grandi aziende italiane, curata da Giampaolo Fabris e Ipsos. Cambiano i tempi e cambiano i consumi. "I consumatori sono diventati più esperti, chiedono alle aziende più qualità e alle associazioni che li rappresentano più presenza", ha spiegato Sergio Veroli, presidente di Consumers' Forum che ha inaugurato il convegno per celebrare i 10 anni dell'associazione. "Il nuovo consumatore è per necessità più attento a non sprecare, al rapporto prezzo-qualità e più responsabile verso l'ambiente. In altri termini, si può definire un consumatore virtuoso".
Condotta su un campione rappresentativo di 1000 casi, l'indagine Ipsos-Episteme conferma come cominci ad esserci maggior fiducia nel futuro e voglia di tornare a spendere con meno preoccupazione (la preoccupazione scende al 53% degli italiani rispetto al 67% all'indagine 2008). Un no deciso agli ogm per il 75,6% degli intervistati e addirittura il 92,4% del campione specifica non vi sia un rapporto "predatorio" con la terra, aumenta, come già anticipato, il consumo di prodotti biologici ( 10% rispetto al 2008) e la richiesta di prodotti duraturi. Ancora molta attenzione ai prezzi (47%) ma oggi il consumatore comincia a chiedere innovazione e qualità. Anche in Italia, quindi, la spesa comincia a diventare uno strumento per esprimere consenso verso quelle aziende ispirate da un senso etico e sale la preferenza verso i brand eco friendly (63% contro il 58% del 2008). Il nuovo consumatore ritiene che etica e responsabilità sociale siano parte integrante del concetto di qualità e che le aziende dovrebbero comportarsi eticamente lungo tutta la filiera. L'84,8% del campione ritiene che sia un dovere non acquistare un prodotto o una marca non etica e il 90% ritiene che si vivrebbe meglio se tutti fossero informati sulle marche che acquistano. Oggi il consumatore è più consapevole e responsabile, a favore di un consumo più consapevole, a favore di una riduzione degli imballaggi (73%), maggiori informazioni utili nelle etichette (70,4%), maggior rispetto dei diritti (64,3%) e a favore di una presenza delle associazioni dei consumatori più incisiva (56,5%).
"Determinante per la nascita di questa nuova generazione di consumatori è stata la rete internet- spiega Giampaolo Fabris - oggi possiamo, in tempo reale, confrontare prodotti, prezzi, qualità e le opinioni degli altri consumatori nei confronti di un bene o di un servizio sul mercato".

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