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DICHIARAZIONE DI PRINCÌPI DELLA GLOBAL HUNGER ALLIANCE

La fame è un'emergenza globale. I problemi della fame e della malnutrizione saranno risolti da un uso più efficiente ed equo delle risorse mondiali di cibo e da un aumentato sostegno internazionale agli sforzi autodeterminati delle Nazioni a basso reddito e con deficit alimentare affinchè sviluppino di nuovo un tipo di agricoltura sostenibile. In queste nazioni, nessuno di questi scopi potrà essere raggiunto attraverso l'espansione dei processi di agricoltura industriale per la zootecnìa.

Le azioni intraprese contro la fame devono essere vantaggiose, in modo che possano nutrire il maggior numero possibile di persone. Poichè i processi di agricoltura industriale per la zootecnìa comportano un impiego maggiore di terra, di piante, d'acqua e di risorse energetiche per caloria o unità di proteina della coltivazione di vegetali per l'alimentazione umana, l'espansione di tali operazioni nelle Nazioni a basso reddito e con problemi di alimentazione peggiorerebbero anzichè alleviare i problemi di fame e malnutrizione in queste Nazioni. Al contrario, la coltivazione sostenibile di vegetali per l'alimentazione umana offre un metodo efficace e vantaggioso di produrre cibo sano per le persone che soffrono la fame.

I cibi prodotti come risultato degli sforzi per alleviare la fame devono essere sicuri, sani, e coerenti con le diete tradizionali. I progetti per alleviare la fame che prevedano un aumento del consumo di cibi di origine animale sono culturalmente inappropriati e verosimilmente porterebbero ad un aumento dell'incidenza di quelle malattie che sono notoriamente legate al consumo di elevate quantità di cibi di origine animale. Le Nazioni a basso reddito sarebbero lasciate sole a sopportare i costi sanitari e gli abbassamenti del livello di produttività associati a questo tipo di patologie.

Anche l'inquinamento e l'esaurimento delle risorse naturali minacciano la sopravvivenza umana. L'incombente crisi idrica mondiale è un problema particolarmente grave. La richiesta e l'inquinamento delle già scarse risorse idriche da parte dei nuovi processi di agricoltura industriale per la zootecnìa peggiorerebbero questa crescente crisi mondiale. Il degrado e la desertificazione della terra che si associa al pascolo intensivo peggiorerebbero l'impatto dei cicli di siccità e alluvioni, che sono un'ulteriore minaccia per la sicurezza idrica mondiale.

Lo sradicamento della povertà deve essere perseguito nel contesto dell'autodeterminazione. Un controllo corporativo esterno dei processi di agricoltura industriale per la zootecnìa nelle nazioni a basso reddito e con deficit di cibo condurrebbero al prelievo di profitti dalle nazioni povere e alla diminuita autodeterminazione all'interno dei settori agricoli di queste nazioni.

Si richiede una ragionevole misura di autosufficienza per la sicurezza del cibo. I processi di agricoltura industriale per la zootecnìa dipendono fortemente dai capitali e dalla tecnologia. Richiedono un ingente importazione di materie prime alimentari, di energia e di acqua. Perciò, l'espansione di tali operazioni in nazioni a basso reddito e con scarsità di cibo perggiorerebbe anzichè alleviare, l'insicurezza alimentare di queste nazioni.

Lo scopo dell'agricoltura è quello di nutrire la gente. Le nazioni a basso reddito non devono ricevere pressioni per convertire i loro settori agricoli in componenti che generano profitti per le corporations straniere o per mettere le richieste dei mercati internazionali al di sopra dei bisogni dei loro cittadini. La conversione delle risorse agricole ora impiegate per la produzione di alimenti per il consumo locale e regionale in risorse impiegate per la coltivazione di prodotti per i mercati stranieri aumenterebbero la vulnerabilità alle oscillazione del mercato e di conseguenza aumenterebbero l'insicurezza alimentare.

La FAO deve agire nell'interesse delle nazioni a basso reddito e con deficit alimentare e deve anche riconoscere l'interesse comune dei cittadini di tutto il mondo alla conservazione dell'ambiente. La FAO non deve cedere agli interessi delle corporations private promuovendo processi che in ultima analisi impoverirebbero ulteriormente le nazioni a basso reddito e con deficit alimentare e saccheggierebbero ancor di più l'ambiente dal quale tutti dipendiamo.

La Global Hunger Alliance si appella ai partecipanti al Vertice Mondiale per l'Alimentazione affinchè si ergano al di sopra degli interessi nazionali e delle ragioni del profitto per trovare un accordo riguardo a delle vere soluzioni che potranno dare da mangiare al mondo preservando allo stesso tempo il pianeta.


Cliccate qui per vedere la lista delle organizzazioni che sottoscrivono questi princìpi.
Le organizzazioni o gli studiosi di settori attinenti che desiderino sottoscrivere la dichiarazione possono comunicare la loro disponibilità inviando un messaggio a info@globalhunger.net
Invitiamo coloro che desiderassero sottoscrivere la dichiarazione a firmare qui la nostra petizione on line.