Il numero di orsi che vivono
nell'ambiente naturale in Cina non è chiaro.
Nel 1997 il Ministero delle Foreste ha affermato che esistevano 61.000 orsi dei quali
46.530 erano orsi neri asiatici.
Ma il Piano d'Azione per la Conservazione dell'Orso pubblicato dall'Unione Internazionale
per la Conservazione della Natura (IUCN) elenca il numero di orsi neri asiatici in Cina in
meno di 20.000 esemplari.
La vendita alla luce del sole di prodotti di bile d'orso selvatico in tutta la Cina
dimostra chiaramente come la legge per la conservazione dell'ambiente non abbia alcun
effetto.
In Cina comunemente si ritiene che la bile di un orso selvatico sia più potente di quella
di un orso allevato, così gli allevamenti i non possono sostituire e soddisfare la
richiesta di prodotto estratto dagli animali selvatici, che vengono quindi catturati anche
per integrare lo stock di animali allevati.
In ognuna delle strutture visitate gli allevatori hanno inoltre ammesso di aver acquistato
cuccioli selvatici.
Negli allevamenti delle province dello Yunan e del Kuangshi gli investigatori sono venuti
a sapere dal personale che i cuccioli d'orso vengono acquistati dagli allevatori per 2.000
o 3.000 RMB (280 - 400 $), si tratta di un incentivo finanziario elevato, considerato che
un cameriere in Cina guadagna circa 300 RMB (40 $) al mese.
Il commercio mondiale di bile d'orso
Christopher Servheen, membro del gruppo di specialisti Iucn, sottolinea come il mercato
della bile d'orso alimenti la cattura degli orsi selvatici: "L'aumento della domanda
di bile d'orso accrescerà a sua volta il profitto potenziale con il risultato di
incrementare la richiesta di orsi negli allevamenti.
Una parte della richiesta potrà essere soddisfatta dall'allevamento in cattività, ma
un'altra parte richiederà con tutta probabilità la cattura di altri orsi. In
conclusione, gli allevamenti verosimilmente aumenteranno e legittimeranno l'uso di un
prodotto che continuerà a provenire da orsi selvatici e perciò avrà un impatto negativo
sulla loro popolazione".
Ci sono riscontri dell'uccisione di orsi allo scopo di utilizzarne la cistifellea anche in
Nord America, in Asia e in Sud America.
In Ecuador, per esempio, i locali cacciano gli orsi maculati allo scopo di rivenderne la
cistifellea a uomini d'affari coreani, ogni cistifellea vale 150$, cinque volte il salario
mensile minimo in quel paese.
Il governo cinese assicura che né parti di orso né prodotti contenenti bile d'orso
vengono esportati al di fuori dei confini cinesi.
Da quando gli orsi cinesi sono elencati nell'Appendice I della Cites, qualsiasi
esportazione violerebbe sia la legge cinese che l'accordo Cites.
Ma derivati dalla bile d'orso sono stati trovati in vendita in diversi paesi e gli
investigatori della Wspa hanno rilevato come gli allevamenti d'orsi esportino in regioni
dell'Asia, compresi Giappone, Filippine, Corea, Hong Kong, Taiwan e Singapore.
Nel 1998 un uomo d'affari ha importato illegalmente a Taiwan, in un container proveniente
dalla Cina, 25.5 kg di polvere cristallina di bile d'orso mischiata con altri medicinali
ed ha ammesso di avere contrabbandato con regolarità derivati di bile allo scopo di
rifornire le farmacie tradizionali a Taiwan.
Tutti i proprietari di allevamenti interrogati dagli investigatori della Wspa hanno
ammesso che i loro prodotti vengono normalmente esportati in Corea e in Giappone.
Bile d'orso e prodotti associati sono stati trovati in vendita negli aeroporti
internazionali di Kuming e Guangzhou.
Una simile situazione sul mercato contraddice le dichiarazioni fornite dai funzionari
cinesi alla quindicesima riunione del comitato animali della Cites, nel corso della quale
il ministro cinese delle foreste (MOF) ha ribadito il blocco effettivo della commercio
della bile d'orso negli aeroporti internazionali cinesi. |
Rubbed raw by the
bars of its cage, this bear is resident at a farm that claims it has a veterinary
technician
A tube has been
inserted into this bear's abdomen for bile extraction
Many bears are
permanently forced to wear iron harnesses to keep them under control
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