Comunicato Stampa degli Animalisti Italiani Peta
7 gennaio 2000

TERMINA IL RAMADAM.
RIPRENDE IL MASSACRO DI MIGLIAIA DI ANIMALI
SENZA STORDIMENTO IN TUTT'ITALIA?


Non si tratta di uno scherzo: venerdì 7 gennaio, giorno in cui termina l'Eid, il lungo digiuno di un mese del Ramadan, i musulmani daranno luogo, ancora una volta, al massacro di decine di migliaia di animali, che potranno essere sgozzati e dissanguati - senza previo stordimento - anche nel nostro Paese.
Lo consente il Decreto Legislativo n. 333/98 (che ha recepito la direttiva 93/119/CE) che ammette la macellazione rituale, stabilendo che "lo stordimento dell'animale prima della macellazione o l'abbattimento istantaneo non si applicano alle macellazioni che avvengono secondo i riti religiosi" ed "elegge ad autorità competente per le macellazioni l'autorità religiosa".

"Si tratta di una deroga gravissima ed eticamente inaccettabile nel nostro Paese" - dichiara Walter Caporale, Rappresentante Italiano della PeTA (People for the Ethical Treatment of Animals), la più grande associazione animalista al mondo - "poiché consente alle Comunità ebraiche ed islamiche di uccidere, anche in Italia, gli animali senza previo stordimento e con il dissanguamento completo, con una sofferenza, un dolore ed una violenza indicibili che sono espressamente vietate in Italia dalle leggi sulla macellazione e dall'art. 727 del Codice Penale".

"Si tratta, in realtà, di una falsa tolleranza e di una falsa solidarietà poiché in Italia esistono diritti soggettivi inviolabili che riconosciamo, in parte, anche agli animali, a differenza di quanto avviene in altri Paesi".

C'è invece purtroppo chi, in nome del relativismo culturale, vorrebbe che ci inchinassimo di fronte a qualsiasi tradizione, anche se di sapore barbarico come la macellazione senza lo stordimento dell'animale o l'infibulazione, cioè l'eliminazione del clitoride e delle piccole labbra e la cucitura delle grandi labbra, a cui vengono sottoposte migliaia di bambine in Somalia, Senegal, Sudan, Nigeria, Sierra Leone. Sono pratiche che violano il diritto fondamentale all'integrità fisica di uomini e animali e che, insieme, dobbiamo poter sradicare in Italia come nei Paesi di origine, anziché accettare passivamente e acriticamente.".

"Chiediamo a tutte le forze politiche" - conclude Walter Caporale - "di impegnarsi per la rapida approvazione della proposta di legge n. 5236 del 21.9.1998 "Disposizioni per il divieto delle macellazioni effettuate secondo riti religiosi", che abolirebbe questo inaccettabile privilegio.".


Roma 7 gennaio 2000 - Tel 06-23.23.25.69/0335-52.74.688


Comunicato Stampa della Lav
17 gennaio 2000

Milano, macellazione rituale per la festa di Eid-El-Kebir:
TRE ALBANESI DENUNCIATI DALLA LAV
PER AVERE ILLEGALMENTE
SGOZZATO UN CAPRONE IN UN PARCO.


Su denuncia della LAV, tre albanesi sono stati fermati, questa mattina, dalla Polizia di Stato di Milano per avere illegalmente sgozzato un caprone all'interno del Parco del Borgo del Tempo Perso, nella periferia Sud della città, secondo il macabro rituale previsto dalla Festa di "Eid-El-Kebir" che da oggi al 18 marzo si festeggia in tutta Italia.
 
  L'animale è stato sequestrato dai Servizi veterinari USL per l'autopsia, mentre i tre extracomunitari rischiano fino a due anni di reclusione perché la legge vieta queste uccisioni di animali, effettuate dove capita, con coltellacci e senza preventivo stordimento.
 
  "La LAV si costituirà parte civile nel processo, al fine di ottenere un risarcimento, sia pure simbolico, per le decine di migliaia di pecore e montoni macellati illegalmente in tutta Italia in occasione della Festa di "Eid-El-Kebir" - ha dichiarato Gianluca Felicetti della LAV - soprattutto desideriamo riportare all'attenzione dell'opinione pubblica e del ministro della Sanità Rosy Bindi il problema di queste efferate esecuzioni per ottenere la ridiscussione dell'accettazione delle macellazioni rituali, effettuate senza stordimento, che dovrebbero essere messe fuorilegge, anche se effettuate nei macelli, così come fuorilegge sono il taglio delle mani per i ladri e l'infibulazione".
 
  Altri presidi sono stati organizzati dalla LAV nei principali centri di incontro islamici in tutta Italia per denunciare alle competenti autorità queste pratiche barbare. L'Associazione ha anche inviato a al ministro della Sanità Rosy Bindi un video, girato lo scorso anno in Francia con telecamera nascosta, che documenta come questa Festa religiosa si trasforma in un Festival del sangue, così come accade per la Pasqua cristiana con gli agnelli.
 
  Disponibile video LAV-CIWF su macellazione rituale islamica - Festa di "Eid-El-Kebir" in Francia (betacam e vhs).

  Ufficio Stampa +39 06 4461325 - LAV Sede Nazionale - lav@mclink.it - www.mclink.it/assoc/lav

Giovedì 17 giugno 1999

Il quotidiano La Provincia scrive:
Dopo l'opposizione di Arosio al progetto di apertura di un negozio di carne,
le associazioni chiedono di abolire le deroghe sulla macellazione


MACELLERIA ARABA,
IL NO DEL SINDACO PIACE AGLI ANIMALISTI

ENPA, LEAL, AMICI DEL RANDAGIO E CPA: «LA LEGGE IMPONE LO STORDIMENTO DELLE BESTIE, QUELLO CULTURALE E' SOLO UN ALIBI»

 

"«Il Sindaco fa bene a opporsi alla macelleria islamica. Le bestie uccise secondo i precetti musulmani o ebraici soffrono troppo».
Chi si aspettava una reazione dagli ambienti politici alla poco sfumata presa di posizione di Edgardo Arosio sarà sorpreso. Perché se dai partiti arrivano sparuti commenti - ieri sera però Arosio è stato criticato dal consigliere dell'Ulivo, Luigi Caldera - è il mondo animalista ad esprimere una massiccia e compatta presa di posizione, sostenendo a spada tratta la crociata del Sindaco.
«Diamo pieno appoggio al Sindaco Arosio - dice Gianluigi Rivolta, fiduciario canturino dell'ente protezione animali - La macellazione rituale islamica ed ebraica comportano grande sofferenza per gli animali, che devono essere sgozzati in piena coscienza, tranciando loro la gola con coltelli affilati in modo da tagliare contemporaneamente l'esofago, la trachea e i grossi vasi sanguigni del collo.

Si tratta di un'usanza che molti secoli addietro, quando si usavano metodi molto più crudeli, poteva anche portare un miglioramento nella condizione degli animali.
Ma oggi assolutamente non può essere accettata, perché la legge impone lo stordimento agli animali proprio perché devono soffrire il meno possibile. Inoltre la questione dell'apertura culturale è una sfacciata ipocrisia; la tradizione islamica permetta la poligamia:

 

sono pronti, coloro che contestano il Sindaco, ad accettarla in nome dell'apertura mentale?». Con Rivolta appoggiano la campagna contro le deroghe alle norme sulla macellazione l'associazione marianese Amici del Randagio, Il Coordinamento Proprietari Animali (CPA), e gli antivivisezionisti della Leal. «E' bene chiarire - dice Roberto Tomasi, presidente dell'Enpa - che la nostra campagna si basa sulla richiesta di abolire ogni deroga allo stordimento degli animali prima di essere macellati, compresa quindi la macellazione domestica; il famoso "rito" contadino della macellazione del maiale era altrettanto cruento. Dopo molti anni di lavoro siamo riusciti a far riconoscere almeno in via teorica che gli animali soffrano il meno possibile: non è possibile rinunciare a questo principio in nome dell'accettazione delle altrui culture, perché il rispetto delle tradizioni altrui diviene segno di evoluzione civile solo fino a quando non vengono danneggiati i diritti già riconosciuti ai soggetti più deboli, in questo caso gli animali da macello. In altri Paesi come la Svizzera e la Svezia queste deroghe sono già state abolite, noi chiediamo che sia rispettato il diritto agli animali di non soffrire: basterebbe che anche arabi musulmani ricorressero allo stordimento prima dell'uccisione dell'animale».